L’urgenza di combattere l’inquinamento da plastica: un trattato internazionale in sospeso

La recente impasse durante i negoziati di Busan per la conclusione di un trattato internazionale contro l’inquinamento da plastica evidenzia l’urgenza di agire. Nonostante i progressi, alcuni paesi hanno bloccato l’accordo, lasciando i delegati insoddisfatti. I dibattiti riprenderanno l’anno prossimo. Con oltre 400 milioni di tonnellate di plastica prodotte ogni anno, il pianeta si trova ad affrontare una grave crisi ambientale. È fondamentale agire ora per proteggere la biodiversità e la salute pubblica.
L’urgenza di affrontare l’inquinamento da plastica è stata evidenziata ancora una volta durante i recenti negoziati a Busan, in Corea del Sud, dove delegati da tutto il mondo si sono riuniti per cercare di garantire un trattato internazionale per agire in risposta concreta a questa crisi globale. Sfortunatamente, l’obiettivo di finalizzare l’accordo entro la fine del 2024 non è stato raggiunto, lasciando insoddisfatte alcune parti interessate.

Per alcuni delegati, in particolare quelli africani, il trattato previsto era diventato troppo annacquato per essere veramente efficace. Tuttavia, paesi come l’Arabia Saudita, il Kuwait e l’Iran si sono rifiutati di modificare il testo. Questo blocco ha provocato un vicolo cieco e i negoziatori hanno deciso di riprendere le discussioni l’anno prossimo.

Il presidente del comitato negoziale, Luis Vayas Valdivieso, ha sottolineato che a Busan sono stati compiuti progressi significativi nella lotta contro l’inquinamento da plastica, ma il lavoro è ancora lungi dall’essere completato. “Dobbiamo rimanere pragmatici e continuare a collaborare verso il nostro obiettivo comune”, ha affermato.

Tuttavia, il tempo sta scadendo. Jyoti Mathur-Filipp, segretario esecutivo dell’INC, mette in guardia dalle conseguenze di un’inazione prolungata. “Abbiamo già spinto il nostro pianeta ai suoi limiti. È tempo di andare oltre e onorare la fiducia riposta in noi”, ha sottolineato, chiedendo un’azione risoluta per concludere un accordo vincolante.

Entro il 2022, 175 nazioni si sono impegnate a sviluppare questo trattato, consapevoli della gravità del problema e delle sue devastanti conseguenze ambientali. Ogni anno la popolazione mondiale produce più di 400 milioni di tonnellate di plastica, creando un peso insostenibile per il pianeta. Le comunità, i corsi d’acqua e i terreni agricoli sono sopraffatti dai rifiuti di plastica che minacciano la biodiversità e la salute pubblica.

Ora è imperativo che i paesi di tutto il mondo si uniscano e adottino azioni decisive per combattere l’inquinamento da plastica. Il tempo dell’inazione è finito e il pianeta non può più aspettare. Ognuno di noi ha un ruolo da svolgere nel preservare il nostro ambiente e garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.

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