Per una giustizia inclusiva nella RDC: verso la creazione di un Consiglio Superiore di Giustizia

Durante gli Stati Generali di Giustizia nella Repubblica Democratica del Congo, il professor Tshibangu Kalala ha proposto l’istituzione di un Consiglio Superiore di Giustizia, più inclusivo e rappresentativo, in sostituzione dell’attuale Consiglio Superiore della Magistratura. Questa iniziativa mira a integrare tutte le parti interessate della giustizia, come la società civile, avvocati e giornalisti, per rafforzare l’indipendenza e l’efficienza del sistema giudiziario. Questo nuovo Consiglio offrirebbe una migliore governance giudiziaria e una maggiore trasparenza nei processi di nomina e gestione dei magistrati, segnando così un possibile punto di svolta nel funzionamento della giustizia nella RDC.
Fatshimetrie, 8 novembre 2024 – Nel corso della terza giornata degli Stati Generali di Giustizia in corso presso il Kinshasa Financial Center, nella Repubblica Democratica del Congo, è stata avanzata una proposta forte e innovativa: l’istituzione di un Consiglio allargato per sostituire il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM). L’idea viene da Tshibangu Kalala, eminente professore di diritto all’Università di Kinshasa, che sottolinea la necessità di rendere questo Consiglio molto più inclusivo integrando altri attori che lavorano nel campo della giustizia.

Secondo il professor Kalala, infatti, la giustizia non può limitarsi alla sola magistratura. Comprende un insieme di attori diversificati, come la società civile, gli avvocati, i giornalisti, che svolgono un ruolo cruciale nel corretto funzionamento della giustizia. Di conseguenza, è essenziale che questi attori siano rappresentati all’interno dell’Alto Consiglio di Giustizia, che meriterebbe quindi di essere ribattezzato per riflettere questa nuova realtà.

Attualmente il Consiglio Superiore della Magistratura, come previsto dall’articolo 152 comma 2 della Costituzione modificata del 2006, è composto da diversi attori giudiziari. La sua missione principale è elaborare proposte riguardanti la nomina, la promozione, il pensionamento, la revoca, le dimissioni e la riabilitazione dei magistrati. Inoltre, assicura la gestione tecnica del personale giudiziario non magistrato messo a sua disposizione, ne effettua la valutazione e predispone il bilancio del potere giudiziario.

Questa proposta di sostituire il CSM con un Consiglio Superiore di Giustizia che sia più inclusivo e rappresentativo di tutte le parti interessate della giustizia nella RDC offre nuove prospettive per rafforzare l’indipendenza e l’efficienza del sistema giudiziario. Dando voce a tutte le parti interessate coinvolte nella giustizia, questo Consiglio allargato potrebbe contribuire a una migliore governance giudiziaria e a una maggiore trasparenza nei processi di nomina e gestione dei magistrati.

In conclusione, la proposta di istituire un Consiglio Superiore della Giustizia, in sostituzione dell’attuale Consiglio Superiore della Magistratura, è un’iniziativa promettente che potrebbe segnare un punto di svolta nel funzionamento della giustizia nella Repubblica Democratica del Congo. Apre la strada a una più stretta collaborazione tra i diversi attori della giustizia e a una migliore considerazione dei bisogni e delle aspettative della società nell’attuazione della giustizia.

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