Da tempo la scena politica congolese è agitata dalle tensioni legate all’esame di una mozione di sfiducia nei confronti del ministro delle Infrastrutture e dei Lavori pubblici, Alexis Gisaro. Questa mozione, presentata più di dieci giorni fa, non è stata ancora programmata per la seduta plenaria dell’Assemblea nazionale. Questo ritardo ha suscitato l’indignazione di alcuni deputati, tra cui Willy Mishiki, che ha denunciato una flagrante violazione della Costituzione e dei regolamenti interni della Camera bassa del Parlamento.
In una corrispondenza indirizzata alla sede dell’Assemblea nazionale a nome di 123 deputati, Willy Mishiki ha espresso il suo malcontento e ha addirittura minacciato sanzioni se l’Assemblea plenaria non fosse stata convocata per pronunciarsi su questa mozione di sfiducia. Quest’ultimo è stato firmato da 58 deputati, principalmente dell’Unione per la Democrazia e il Progresso Sociale (UDPS).
Tuttavia, la situazione è diventata più complessa con il ritiro di alcune firme dalla mozione da parte dei deputati dell’MLC e dell’AFDC-A, seguendo le raccomandazioni dei loro leader politici. Questo ritiro potrebbe mettere in discussione la fattibilità della mozione, perché se il numero delle firme scende sotto le 50, rischia di essere respinta in blocco dall’ufficio dell’Assemblea nazionale, secondo il regolamento interno.
I deputati Willy Mishiki e Gary Sakata hanno denunciato pratiche contrarie allo spirito e alla lettera del regolamento interno dell’Assemblea nazionale, sottolineando l’urgenza di elaborare questa mozione entro il termine assegnato. Questa vicenda mette in luce le tensioni e le rivalità all’interno della sfera politica congolese, evidenziando le questioni di potere e le differenze di opinione che dividono i diversi gruppi politici del Paese.
In questo contesto turbolento, è essenziale che i rappresentanti del popolo agiscano nell’interesse generale e rispettino le regole democratiche per garantire il funzionamento trasparente ed equo delle istituzioni. L’attesa della decisione dell’Assemblea Nazionale sulla mozione di sfiducia nei confronti del Ministro delle Infrastrutture e dei Lavori Pubblici continua a suscitare l’attenzione e la preoccupazione dei cittadini congolesi, che si aspettano risposte chiare e azioni responsabili da parte dei loro eletti.