Decisione cruciale al Senato: la proroga dello stato d’assedio nel Nord Kivu e nell’Ituri divide i parlamentari

***Fatshimetrie***: La decisione di prolungare lo stato d’assedio nel Nord Kivu e nell’Ituri divide il Senato

All’interno del Senato le deliberazioni non vengono mai prese alla leggera. Ogni voce conta, ogni argomento viene soppesato e scrutato fin nel più piccolo dettaglio. Questo sabato, 7 dicembre 2024, la spinosa questione della proroga dello stato d’assedio nel Nord Kivu e nell’Ituri è stata ancora una volta al centro dei dibattiti parlamentari. Con 72 voti favorevoli alla proroga, nessun voto contrario e solo 3 astenuti su 75 senatori presenti, il voto è stato inequivocabile.

Il disegno di legge che autorizza questa nuova proroga è stato presentato da Constant Mutamba, Ministro di Stato, Ministro della Giustizia e Guardasigilli. È riuscito a convincere un’ampia maggioranza dei senatori della necessità di mantenere questa misura eccezionale per un ulteriore periodo di 15 giorni a partire dall’8 dicembre 2024. Ma dietro questa unanimità si nascondono in realtà profonde divisioni all’interno dell’emiciclo.

Infatti, anche se il voto è stato ampiamente favorevole alla proroga, ciò non significa necessariamente un consenso totale. Dai discorsi dei diversi senatori sono emerse posizioni divergenti, se non discordanti, sulla questione dello stato d’assedio in queste due province devastate da anni dalla violenza armata. Alcuni sostengono il mantenimento di questa misura come un modo per combattere l’insicurezza persistente, mentre altri ritengono che non abbia prodotto i risultati attesi e che sia giunto il momento di esplorare altre soluzioni.

Anche la recente missione congiunta del governo e dei parlamentari nel Nord Kivu e nell’Ituri ha gettato nuova luce sulla situazione sul campo. Il primo ministro Judith Suminwa ha guidato questa missione per valutare l’efficacia dello stato d’assedio e raccogliere le opinioni delle popolazioni locali. I risultati di questa missione sono stati presentati in una riunione presieduta da Judith Suminwa Tuluka, nella quale si è deciso che la decisione finale spetterà al Presidente della Repubblica.

La questione se revocare o mantenere lo stato d’assedio resta quindi irrisolta, con argomenti a favore e contro che si scontrano. I sostenitori della proroga sottolineano la necessità di ripristinare l’autorità statale in queste regioni tormentate dall’attivismo dei gruppi armati, mentre gli oppositori sottolineano l’inefficacia di questa misura e chiedono alternative più efficaci.

In questo contesto complesso e mutevole, una cosa è certa: la decisione che verrà presa sul futuro dello stato d’assedio nel Nord Kivu e nell’Ituri avrà importanti ripercussioni sulla vita degli abitanti di queste regioni devastate dalla violenza. Spetta ora al Presidente della Repubblica decidere, in nome della stabilità e della pace tanto attese da un popolo in cerca di sicurezza e giustizia.

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