Lotta alla desertificazione: un imperativo per salvare le nostre terre

La desertificazione e la siccità sono fenomeni preoccupanti che minacciano la sopravvivenza degli ecosistemi in tutto il mondo. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, all’origine di questo problema ci sono i cambiamenti climatici, la deforestazione e la mancanza d’acqua. Se non si interviene, entro la fine del secolo potrebbero essere colpite quasi cinque miliardi di persone. Le conseguenze sono gravi per l’agricoltura, la disponibilità di cibo e l’economia, con un aumento della migrazione in alcune delle aree più aride del pianeta. È urgente adottare misure per combattere questo flagello e preservare i nostri ecosistemi per le generazioni future.
Il fenomeno della desertificazione e della siccità che colpisce le nostre terre è diventato una delle principali preoccupazioni su scala globale. Secondo un recente rapporto delle Nazioni Unite, gran parte del territorio del pianeta si sta prosciugando, compromettendo la capacità di sopravvivenza delle piante e degli animali. Questa constatazione allarmante è stata evidenziata durante il vertice delle Nazioni Unite a Riyadh, in Arabia Saudita, dedicato alla lotta alla desertificazione.

Le terre un tempo fertili si stanno gradualmente trasformando in deserti a causa delle temperature più calde dovute ai cambiamenti climatici causati dalle attività umane, dalla mancanza di acqua e dalla deforestazione. Il rapporto rivela che tra il 1970 e il 2020 più di tre quarti del territorio mondiale ha sperimentato condizioni più secche rispetto al trentennio precedente.

Le discussioni del vertice mirano a trovare soluzioni per aiutare il mondo a far fronte alla siccità, caratterizzata da una più urgente mancanza di acqua per periodi più brevi, e al problema più permanente del degrado delle terre. Se la tendenza al riscaldamento globale continua, quasi cinque miliardi di persone, tra cui Europa, parti degli Stati Uniti occidentali, Brasile, Asia orientale e Africa centrale, saranno colpite da questo fenomeno di siccità entro la fine del secolo, rispetto a un quarto del popolazione mondiale attuale.

Infatti, il riscaldamento dell’atmosfera, causato dalle emissioni di gas serra derivanti dalla combustione di carbone, petrolio e gas, porta ad un aumento dell’evaporazione al suolo, rendendo l’acqua meno disponibile per esseri umani, piante e animali, rendendo loro più difficile sopravvivere. L’agricoltura è particolarmente a rischio, poiché i terreni più aridi sono meno produttivi, incidendo sia sui rendimenti che sulla disponibilità di cibo per il bestiame, portando all’insicurezza alimentare a livello globale.

Inoltre, l’aridità porta a maggiori migrazioni, poiché le precipitazioni irregolari, il degrado del territorio e le frequenti carenze idriche rendono più difficile lo sviluppo economico di intere regioni. Questo fenomeno è particolarmente pronunciato in alcune delle zone più aride del mondo, come l’Europa meridionale, il Medio Oriente, il Nord Africa e l’Asia meridionale.

È quindi imperativo che i governi e i cittadini di tutto il mondo agiscano immediatamente per combattere la desertificazione, la siccità e il degrado del territorio, al fine di preservare i nostri fragili ecosistemi e garantire la sopravvivenza delle generazioni future in un ambiente sano e durevole.

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