Tensioni e scontri violenti a Masisi: persiste la situazione allarmante

In questo estratto dell
Fatshimetrie, 9 dicembre – È palpabile la tensione in diverse regioni del territorio di Masisi, nel Nord Kivu, a seguito dei violenti scontri tra le Forze armate della RDC (FARDC) ei ribelli dell’M23 attorno a Sake, nel gruppo di Kamuronza. Episodi di panico diffuso tra la popolazione civile hanno segnato la giornata di domenica 8 dicembre.

Le testimonianze raccolte riferiscono di rumori assordanti di armi di grosso calibro e leggere, che risuonavano dalle ore 5 fino alle ore 10, per poi riprendere intorno alle ore 17. Fonti locali riferiscono di un tentativo di attacco coordinato dei ribelli dell’M23 alla città di Sake dai monti Kiuli, Rutobogo e Vunano, prontamente contrastato dalla risposta delle forze armate congolesi e dei loro alleati.

Questi scontri hanno paralizzato la circolazione dei civili sulle rotte strategiche che collegano Sake a Kirotshe, Mushaki e Kimoka Kitshanga. Diversi proiettili sparati dagli aggressori hanno colpito Kimoka, a soli 2 chilometri dal centro di Sake, seminando il terrore tra i residenti.

Allo stesso tempo, per tutta la giornata di domenica sono continuati aspri combattimenti tra i ribelli dell’M23 e i gruppi VDP/Wazalendo, principalmente nel gruppo Mupfunyi-Kibabi, più precisamente nei villaggi di Bukumbirire e Miole. Questa regione è teatro di violenti scontri da più di sei giorni, con una progressiva occupazione dei villaggi da parte della M23, costringendo molti residenti a fuggire verso i primi settori di Katoyi e Nyamaboko.

La situazione resta preoccupante e riflette il persistere di tensioni e violenze in questa regione già indebolita da decenni di conflitti armati. È imperativo agire rapidamente per proteggere i civili e ripristinare la stabilità nel territorio di Masisi.

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