Conflitto fondiario a Kisangani: le sfide dell’intervento di Laddy Yangotikala

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In questo mese di dicembre 2024, una questione fondiaria scuote la provincia di Kisangani nella Repubblica Democratica del Congo. L’intervento del deputato nazionale Laddy Yangotikala, membro della delegazione del Ministro degli Affari fondiari, mette in luce le questioni cruciali legate allo sfruttamento delle risorse naturali e alla tutela delle popolazioni locali.

In un’intervista a KIS24, Laddy Yangotikala sottolinea l’urgenza che l’Assemblea nazionale intervenga nella cessione dei 4.000 ettari di terreno concessi alla società Cap Congo a Lubuyabera. La sospensione del contratto della società evidenzia la necessità di una regolamentazione rigorosa e trasparente di queste transazioni fondiarie. Chiedendo un intervento legislativo, il funzionario eletto di Kisangani mette in guardia dalle conseguenze disastrose delle dispute fondiarie sulle comunità locali, come i popoli Mbole, Lengola e Kumu.

Oltre alla questione della proprietà della terra, Laddy Yangotikala sottolinea le difficili condizioni di lavoro dei dipendenti di Cap Congo. Con quasi 1.000 lavoratori colpiti, insiste sulla necessità di riforme volte a garantire condizioni di lavoro dignitose che rispettino i diritti dei lavoratori. Questa preoccupazione sottolinea l’importanza di conciliare sviluppo economico e rispetto dei diritti umani in un contesto in cui lo sfruttamento delle risorse naturali può talvolta portare ad abusi.

Di fronte a questa complessa situazione, il ministro degli Affari fondiari, Acacia Bandubola, accompagnato dai deputati nazionali di Tshopo, ha il compito di valutare la situazione a Cap Congo e di garantire il rispetto delle procedure legali relative all’assegnazione delle terre. Questa missione è di cruciale importanza per ripristinare la fiducia tra gli attori coinvolti e garantire la protezione delle popolazioni colpite da queste attività economiche.

In definitiva, la questione fondiaria di Kisangani evidenzia le sfide affrontate dalle regioni ricche di risorse naturali, ma anche le opportunità per stabilire una governance più giusta ed equilibrata per preservare gli interessi delle comunità locali e garantire uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

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