La cronaca recentemente pubblicizzata dei tragici eventi accaduti al Collegio Saint-Léon, nel territorio di Katanda, ha scosso profondamente la comunità educativa ed emotiva. Il destino disastroso di questi giovani studenti, travolti dalle onde tumultuose del fiume Lubilanji durante un’innocente escursione alla centrale idroelettrica di Tshala, ha suscitato un’ondata di commozione e costernazione in tutta la regione.
Apprendiamo oggi, con grande dolore, che altri due corpi sono stati rimossi da queste acque spietate, portando a cinque il numero delle vite inghiottite durante questo giorno disastroso. Il ritrovamento e l’identificazione di questi ultimi corpi ricordano dolorosissima la fragilità della nostra esistenza e la crudeltà del destino.
È difficile immaginare il dolore delle famiglie in lutto, di fronte al dolore indicibile di perdere una persona cara, troppo presto, in circostanze così tragiche. L’impotenza e la rabbia si mescolano nei cuori di chi cerca risposte, colpe, spiegazioni per questo fallimento collettivo che ha portato a una simile tragedia.
Le autorità locali, consapevoli della portata della tragedia, hanno adottato misure immediate per cercare di prevenire ulteriori incidenti di questa natura. La sospensione delle attività scolastiche del collegio Saint-Léon e il divieto di escursioni in tutta la provincia del Kasaï Oriental dimostrano la volontà di mettere in atto misure precauzionali e di sicurezza per evitare che simili tragedie non si ripetano.
Allo stesso tempo viene messa in dubbio la responsabilità degli agenti del Miba distaccati a Tshala, accusati di non aver fornito l’assistenza necessaria agli studenti durante la visita ai vari siti della centrale idroelettrica. Se tale responsabilità sarà dimostrata, toccherà poi alla giustizia fare luce sulle circostanze di questo ingiustificabile abbandono.
In questo momento di lutto e contemplazione, i nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolti alle famiglie in lutto, agli studenti e al personale del Collegio Saint-Léon, nonché all’intera comunità educativa colpita da questa tragedia. Possano queste perdite crudeli essere un oscuro promemoria della necessità imperativa di proteggere i nostri bambini, i nostri giovani, il nostro futuro, di vegliare su di loro con incrollabile vigilanza e incrollabile dedizione.