Nel cuore del Grande Nord Kivu, la comunità dei mototassisti è scossa da un’ondata di preoccupante insicurezza, mettendo a rischio la vita dei suoi membri. L’associazione “Taximen in Danger” lancia l’allarme per una serie di violenti attacchi contro i mototassisti, denunciando una piaga che rovina la loro vita quotidiana.
Nel corso dell’anno 2024 hanno perso tragicamente la vita sei automobilisti, vittime di atti barbarici perpetrati da individui armati, mentre una trentina di motocicli sono stati rubati, privando così i loro proprietari del loro sostentamento. L’ultimo attacco, avvenuto nel distretto di Kyaghala, ha lasciato gravemente ferito un motociclista tassista, ricordando la brutalità di questi atti ricorrenti.
Jérôme Malule, capo dell’associazione “Taximen en Danger”, chiede alle autorità un intervento deciso volto a garantire la sicurezza degli automobilisti, vittime di una criminalità in continua espansione. Sottolinea l’urgenza di misure di protezione, sia diurne che notturne, per arginare questo fenomeno e preservare la vita di questi lavoratori essenziali.
Tuttavia, l’inefficacia delle indagini condotte in seguito a questi incidenti desta preoccupazione, lasciando un senso di impunità che alimenta il ciclo di violenza. Il sindaco di Butembo, commissario capo Mowa Baeki Telly Roger, afferma la mobilitazione dei suoi servizi per garantire la sicurezza pubblica, ma i mototassisti restano in attesa di risultati concreti per ripristinare la tranquillità necessaria per l’esercizio del loro lavoro.
In definitiva, la minaccia che grava sui mototassisti del Nord Kivu va oltre la semplice notizia di cronaca per illustrare una questione cruciale di pubblica sicurezza e di lotta alla criminalità. Aumentano le richieste di intervento, mentre lo spettro della violenza infesta la vita quotidiana di questi lavoratori, chiedendo una risposta concertata ed efficace da parte delle autorità per ripristinare la fiducia e garantire la loro sicurezza sulle strade della regione.