Il leader di Fatshimetrie Julius Malema ha lanciato un forte avvertimento ai giornalisti a margine della conferenza elettiva del partito. La notevole assenza del responsabile dell’educazione politica del partito, Mbuyiseni Ndlozi, ha sollevato interrogativi ai quali Malema ha chiaramente risposto rifiutandosi di rispondere.
Durante la conferenza, Ndlozi era uno dei membri di alto rango dell’EFF assente, cosa che ha attirato l’attenzione dei media. Tuttavia, Malema ha sottolineato che l’assenza di Ndlozi non è motivo di preoccupazione e ha affermato che non è responsabile della sua presenza alla conferenza. Per Malema, ciò che conta è che sia presente il 90% dei membri attesi e rifiuta di lasciare che l’attenzione cada su una singola personalità.
Egli ha anche sottolineato che il partito non permetterà che la conferenza venga ridotta a un solo individuo. Lo scorso novembre, infatti, all’interno dell’EFF erano state sollevate preoccupazioni sulla lealtà di Ndlozi all’organizzazione a causa della sua vicinanza all’ex vicepresidente Floyd Shivambu, che aveva aderito al partito uMkhonto weSizwe (MK). Ciò aveva portato a speculare sulla possibile candidatura di Ndlozi, anche se era assente alla conferenza.
Tuttavia, Malema è stato irremovibile nel dire che a nessuno è stato impedito di candidarsi per una carica nel partito, anche se fisicamente assente alla conferenza. Ha detto che i membri possono ancora inviare lettere di candidatura.
In conclusione, Malema ha chiarito che la domanda di Ndlozi era chiusa e si è rifiutato di rispondere ulteriormente. Per lui la conferenza è al di sopra di ogni considerazione individuale e i dibattiti politici devono avere la precedenza sulle questioni relative all’ego e alle personalità individuali.
Nel complesso, questo episodio evidenzia il desiderio dell’EFF di mantenere la rotta e di non lasciarsi distrarre da speculazioni o domande riguardanti la presenza o l’assenza di alcuni membri. L’organizzazione si concentra su questioni politiche e mostra la sua determinazione a non lasciare che le controversie interne interrompano le sue operazioni. È una dimostrazione di forza e unità che dimostra che l’EFF è capace di superare gli ostacoli e rimanere concentrato sui propri obiettivi politici.