Tensioni e tragedia: scoppio di violenza nella regione di Banyali Tchabi, Ituri

La regione di Banyali Tchabi, nell
Tensioni e tragedie scuotono la regione di Banyali Tchabi, nel territorio di Irumu nell’Ituri, in seguito agli attacchi mortali perpetrati dai ribelli delle ADF. I recenti eventi hanno causato la perdita di tre vite umane, lasciando numerose persone ferite e altre rapite, gettando così la comunità locale nella paura e nella confusione.

Il primo attacco, avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì a Banjili, è stato particolarmente devastante, con l’omicidio di tre donne, il rapimento di una giovane ragazza e l’incendio di una casa. Questa ondata di violenza ha seminato il terrore tra gli abitanti della regione, spingendoli a rifugiarsi presso la base MONUSCO per sfuggire agli aggressori.

Un altro attacco è avvenuto venerdì sera a Vabuloso, dove due persone sono state ferite e trasferite d’urgenza a Bunia per ricevere cure mediche. Di fronte a questi episodi sanguinosi, la popolazione è stata costretta a fuggire in massa verso il capoluogo, dove sono dispiegate le forze armate congiunte FARDC-UPDF e la polizia per garantire la sicurezza.

Questa situazione di insicurezza ha paralizzato le attività quotidiane della regione, con la chiusura di scuole, negozi e attività commerciali, lasciando la popolazione in uno stato di estrema vulnerabilità. I residenti locali, soprattutto rimpatriati di guerra, sono ora esposti agli attacchi dei ribelli, mentre diverse postazioni Fardc sono state abbandonate nella regione.

Di fronte a questa escalation di violenza, Jacques Anayei, presidente della gioventù di Tchabi, ha lanciato un appello urgente al governo affinché rafforzi la presenza militare nella regione e protegga la popolazione dagli attacchi delle ADF. È fondamentale agire rapidamente per arginare la minaccia ed evitare ulteriori spostamenti di massa della popolazione.

Questi recenti eventi interrompono un periodo di relativa calma nella regione, che aveva consentito il ritorno di migliaia di sfollati. La ripresa della violenza evidenzia la fragilità della situazione della sicurezza in questa parte dell’Ituri e sottolinea la necessità di un’azione concertata per garantire la protezione dei civili e ripristinare la pace nella regione.

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