Avanzate russe a Pokrovsk: nominato un nuovo comandante per invertire la tendenza

La sostituzione del comandante del gruppo di forze di Donetsk solleva preoccupazioni mentre le forze russe avanzano verso la città chiave di Pokrovsk. La cattura di questa città rappresenterebbe una grave battuta d’arresto per l’Ucraina, aumentando le tensioni sul fronte orientale. L’ansia aumenta con l’incertezza del sostegno degli Stati Uniti sotto la presidenza Trump. Inoltre, i soldati nordcoreani verrebbero schierati dalla Russia, aprendo nuovi interrogativi sull’evoluzione del conflitto.
La recente sostituzione del comandante del gruppo di forze di Donetsk, situato nell’Ucraina orientale, in seguito all’avanzata russa nella regione, solleva preoccupazioni sull’attuale situazione sul fronte orientale dell’Ucraina.

Il generale Oleksandr Tarnavskiy è stato nominato capo del gruppo operativo e tattico, in sostituzione del generale Oleksandr Lutsenko. La mossa arriva dopo le dure critiche rivolte a Lutsenko per non essere riuscito a frenare i recenti progressi russi verso la città chiave di Pokrovsk.

Secondo il servizio di mappatura ucraino DeepState, le forze russe sono state avvistate a soli tre chilometri dalla città. Pokrovsk è diventata teatro di alcuni degli scontri più violenti sul fronte orientale da mesi, mentre la Russia tenta di accerchiarlo.

A circa 18 chilometri dalle regioni ucraine di Donetsk e Dnipropetrovsk, Pokrovsk è un obiettivo strategico per Mosca. La sua cattura da parte delle forze russe segnerebbe una grave battuta d’arresto per l’Ucraina e aggraverebbe le difficoltà del paese nel invertire la tendenza mentre le truppe russe esercitano una forte pressione sul fronte orientale.

Questa situazione sta anche aumentando l’ansia tra le forze armate ucraine per la prospettiva della presidenza di Donald Trump negli Stati Uniti, la principale fonte di aiuti militari per Kiev. Il conflitto, che entra nel suo quarto anno, rischia di incontrare incertezze sulla continuazione del sostegno americano.

Separatamente, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha rivelato che le forze di Mosca hanno iniziato a schierare un “numero significativo” di truppe nordcoreane nel tentativo di spingere l’esercito ucraino fuori dalla regione russa di Kursk.

Dopo l’incursione dell’Ucraina nella regione di Kursk in agosto, il Paese ha mantenuto il controllo di alcune strutture. Zelenskyj ha riferito prove preliminari che i russi hanno iniziato a utilizzare soldati nordcoreani negli assalti, con vittime già “notevoli” tra quei soldati.

Lui ha anche detto che l’Ucraina aveva informazioni sul possibile impiego dei soldati nordcoreani su altre parti del fronte. Questo coinvolgimento di soldati stranieri nel conflitto solleva nuove domande sull’evoluzione della situazione e mette in luce le più ampie questioni internazionali di questo conflitto.

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