Nelle comunità più svantaggiate della Nigeria, il finanziamento delle tasse scolastiche può rappresentare una sfida significativa. Per alcune famiglie la raccolta dei rifiuti di plastica è diventata una soluzione innovativa per garantire l’istruzione ai propri figli.
Fatimoh Adeosun, una raccoglitrice di rifiuti, si è impegnata a raccogliere quanti più rifiuti di plastica possibile per finanziare l’istruzione di suo figlio. Racconta: “Circa tre anni fa la vita era difficile e mio figlio ha dovuto lasciare la scuola. Ho trovato un piccolo lavoro. Un giorno ho visto delle persone che raccoglievano la plastica, mi sono avvicinata da scuola e ho chiesto se potevo ritirarla per contribuire a pagare la retta di mio figlio e mi hanno dato il via libera.”
Organizzazioni non governative come My Dreamstead School hanno implementato iniziative per colmare il divario educativo accettando la plastica come pagamento per le tasse scolastiche. Isaac Success, all’origine dell’iniziativa “Rifiuti di plastica per le tasse scolastiche”, sottolinea che “Lagos produce più di 800.000 tonnellate di rifiuti di plastica all’anno. Incoraggiando questi genitori a portare i loro rifiuti, non solo proteggono l’ambiente, ma ma anche garantire il futuro dei propri figli attraverso l’istruzione.
La My Dreamstead School riferisce che la possibilità di pagare le tasse scolastiche con i rifiuti di plastica ha permesso a centinaia di bambini di tornare a scuola e accedere all’istruzione di base. Così il detto “i rifiuti di un uomo sono il tesoro di un altro uomo” assume così il suo pieno significato. Per Adeosun, “i rifiuti di una persona forniscono l’istruzione di un’altra persona”.
Questa ingegnosa iniziativa dimostra la creatività e la determinazione dei genitori nel fornire ai propri figli opportunità educative nonostante le sfide finanziarie che devono affrontare. Sottolinea inoltre l’importanza della consapevolezza ambientale e del recupero dei rifiuti per il benessere delle generazioni future.