**Crescente insicurezza a Kalehe, Sud Kivu: richiesta di responsabilità alle autorità militari**
Da diversi mesi il territorio di Kalehe, situato nella provincia del Sud Kivu nella Repubblica Democratica del Congo, è afflitto da una recrudescenza dell’insicurezza. Gli abitanti della regione vivono nella paura e sono costretti a fronteggiare ripetuti casi di omicidi, assassinii e tentativi di infiltrazione. L’amministratore del territorio, Thomas Bakenga, lancia l’allarme e chiede un intervento urgente delle autorità militari per arginare questa spirale di violenza.
L’ultimo tragico evento si è verificato a Bulenga e Butumba, villaggi di Kalehe. Un civile, armato con un’arma prestata da un soldato delle FARDC, ha seminato il terrore tra la popolazione. Dopo l’arresto, l’individuo è riuscito a fuggire dalla cella portando con sé l’arma, scatenando il panico. Nella confusione che seguì, un innocente perse la vita a causa di proiettili vaganti.
Thomas Bakenga deplora la presenza di elementi incontrollati che seminano il terrore nelle città e nei villaggi di Kalehe. Incidenti simili sono stati segnalati in altre località come Kalonge, Mbinga Nord e Bunyakiri. Atti di violenza, saccheggi e intimidazioni sono diventati all’ordine del giorno, mettendo a repentaglio la sicurezza dei civili.
Di fronte a questa situazione allarmante, l’amministratore di Kalehe chiede che i leader dei gruppi armati siano sensibilizzati sull’uso responsabile delle armi da fuoco. Chiede alle autorità militari di adottare le misure necessarie per garantire la pace e la sicurezza degli abitanti della regione. È essenziale agire immediatamente ed efficacemente per porre fine a questo clima di insicurezza che sta divorando la vita delle popolazioni locali.
La situazione a Kalehe è un duro esempio delle persistenti sfide alla sicurezza in alcune parti della Repubblica Democratica del Congo. È fondamentale che le autorità adottino misure concrete per proteggere i cittadini, garantire l’ordine pubblico e assicurare giustizia alle vittime di questi atti di violenza. L’insicurezza non deve diventare la norma, ma al contrario una lotta da intraprendere per preservare la pace e la stabilità nel Paese.