La Commissione per l’Organizzazione della Cooperazione Economica D-8 ha iniziato martedì le riunioni della sua 48a sessione al Cairo, in vista dell’undicesimo vertice D-8 previsto giovedì nella capitale egiziana.
Sotto la presidenza dell’ambasciatore egiziano Ragy el Etreby, vice ministro degli Esteri egiziano per gli affari economici multilaterali internazionali e regionali e commissario del D-8, questi incontri rappresentano un’opportunità per affrontare temi chiave inclusi nell’agenda del vertice del Cairo, tra cui modi per rafforzare la cooperazione economica tra gli Stati membri in vari settori, ha sottolineato l’ambasciatore Etreby.
L’ambasciatore egiziano ha sottolineato l’importanza cruciale che l’Egitto attribuisce al D-8 e alla sua attuale presidenza dell’organizzazione, che durerà fino alla fine del 2025.
Etreby ha discusso le potenziali opportunità per promuovere le relazioni economiche con gli Stati membri nei settori industriale, agricolo e dei servizi, a sostegno degli obiettivi generali di sviluppo dell’Egitto.
Ha sottolineato l’importanza di rafforzare la cooperazione per attrarre investimenti, nonché di aumentare il volume degli scambi.
Ha aggiunto che gli Stati membri del D-8 rappresentano un grande mercato, con una popolazione di oltre un miliardo di persone e un prodotto interno lordo di circa cinquemila miliardi di dollari.
Durante gli incontri, tutti gli Stati membri hanno espresso il loro pieno sostegno a tutte le iniziative egiziane volte a promuovere la cooperazione economica all’interno del gruppo D-8.
Mercoledì Etreby presenterà le conclusioni delle discussioni dei Commissari alla 21a sessione del Consiglio dei Ministri degli Esteri D-8, in preparazione dell’undicesimo vertice D-8 previsto giovedì al Cairo.
Fondata nel 1997, l’Organizzazione per la Cooperazione Economica D-8 è un’organizzazione di cooperazione economica tra Egitto, Bangladesh, Indonesia, Iran, Malesia, Nigeria, Pakistan e Turchia.
L’organizzazione mira a migliorare la posizione degli Stati membri nell’economia globale, diversificare e creare nuove opportunità nelle relazioni commerciali, rafforzare la partecipazione al processo decisionale a livello internazionale e migliorare gli standard di vita.