L’associazione La Voix des sans voix per i diritti umani (VSV), sotto la guida illuminata di Rostin Manketa, lancia un grido di allarme sulla situazione precaria dei consiglieri comunali nella Repubblica Democratica del Congo (RDC). Questi funzionari eletti a livello locale, sebbene investiti di una missione essenziale all’interno della loro comunità, sembrano essere lasciati indietro, abbandonati nella loro legittima ricerca di condizioni di lavoro dignitose. Il VSV sottolinea l’ironia delle spese colossali sostenute per le elezioni locali, mentre i consiglieri eletti faticano ad esercitare il loro mandato a causa della mancanza di risorse adeguate.
Al di là di questo allarme specifico, la VSV evidenzia un male profondamente radicato nella società congolese: l’ingiustizia sociale, la precarietà dei diritti dei lavoratori e degli eletti locali. Le manifestazioni pacifiche dei consiglieri comunali davanti alle istituzioni governative riflettono un’aspirazione giustificata al riconoscimento e a condizioni di lavoro dignitose. La VSV invita il governo ad ascoltare le loro voci, a prendere in considerazione le loro legittime richieste e a lavorare per migliorare le condizioni di vita e di lavoro di tutti i cittadini, siano essi eletti o meno.
La conferenza stampa tenuta dal VSV rivela anche una preoccupazione più ampia: le questioni socio-politiche attuali nella RDC, come il dibattito sulla revisione costituzionale e le dichiarazioni controverse sull’applicazione della pena di morte. Queste questioni sollevano preoccupazioni sul rispetto dei diritti umani e sulla preservazione della democrazia nel paese. La VSV mette in guardia da ogni deriva autoritaria o repressiva, invocando la tutela delle libertà fondamentali e un dialogo inclusivo per risolvere conflitti e tensioni politiche.
In definitiva, il VSV si posiziona come garante dei diritti umani e della giustizia sociale nella RDC, facendo sentire la voce di chi non ha voce, difendendo gli interessi dei più vulnerabili e dimenticati nella società. Il suo appello alla solidarietà e alla giustizia risuona come un urgente richiamo all’imperativo di rispettare la dignità umana e i diritti di ognuno, senza distinzioni o discriminazioni.