“Fatshimetry”: analisi critica del progetto di riabilitazione delle infrastrutture a Kananga
Il ripristino delle infrastrutture è una questione importante per lo sviluppo delle regioni svantaggiate, questo è il discorso ufficiale. Tuttavia, dietro le promesse politiche a volte si nascondono realtà molto lontane. Questo è almeno ciò che sembra indicare il recente intervento del Centro di ricerca sulla finanza pubblica e lo sviluppo locale (CREFDL) riguardo al progetto annunciato per la città di Kananga, nella provincia di Kasaï-Central.
Il coordinatore del CREFDL, Valery Madianga, ha sottolineato l’assenza di un termine di consegna chiaro per le opere previste nel piano quinquennale 2024-2028 del Ministero delle Infrastrutture e dei Lavori Pubblici (ITPR). Secondo lui, questo progetto sembra essere più un discorso politico che una vera pianificazione di bilancio e logistica. Infatti, la mancata inclusione di questo progetto nel bilancio votato in Parlamento ne mette seriamente in dubbio la fattibilità.
L’intervento di Valery Madianga evidenzia le aree grigie che circondano questo progetto di riabilitazione delle infrastrutture a Kananga. Infatti, in assenza di finanziamenti chiari e supporto legale da parte delle autorità competenti, come possiamo immaginare la realizzazione concreta di questo lavoro? Le promesse politiche non bastano per realizzare progetti di questa portata.
Inoltre, il coordinatore del CREFDL sottolinea il fatto che questo progetto fa parte del contratto SICOMINES, un contratto cinese le cui condizioni di esecuzione sembrano sollevare interrogativi. Pertanto, i 278 milioni di dollari previsti per questo progetto rischiano di rimanere lettera morta, a causa della mancanza di condizioni favorevoli per la sua effettiva attuazione.
L’avvertimento del CREFDL rivela così il potenziale di un vuoto annuncio politico, di un progetto che potrebbe restare un miraggio per la popolazione di Kananga, legittimamente in attesa di miglioramenti concreti alle proprie infrastrutture. Perché senza un adeguato sostegno finanziario, un monitoraggio rigoroso e una solida pianificazione, le belle parole dei politici rischiano di perdersi nei meandri della burocrazia e dell’inerzia.
In definitiva, l’intervento del CREFDL evidenzia le carenze di un sistema in cui i discorsi politici non bastano a rispondere ai bisogni concreti delle popolazioni. Il ripristino delle infrastrutture di Kananga richiede quindi più di un semplice annuncio, richiede un impegno finanziario e logistico reale, garantito da misure concrete e trasparenti. Solo questo sostegno consentirà di realizzare le promesse di sviluppo e di miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti di questa regione in attesa di cambiamento.