**Fornitura di zappe per la campagna agricola 2025 nel Nord Kivu: speranza per l’autonomia alimentare**
La provincia del Nord Kivu ha recentemente ricevuto dal governo centrale uno stanziamento di oltre 10.000 zappe, nell’ambito della campagna agricola 2025. Questa iniziativa, volta a rafforzare l’autonomia alimentare degli abitanti, è un barlume di speranza per il futuro dell’agricoltura la regione.
Eric Kitsa Kalobera, consigliere senior del governatore incaricato dell’Agricoltura, ha sottolineato l’importanza di questo stanziamento per le cooperative agricole contadine della provincia. Infatti, incoraggiando la produzione locale, queste zappe contribuiranno a rilanciare l’agricoltura e a rafforzare la sicurezza alimentare della popolazione.
Tuttavia, al di là di questa lodevole iniziativa, è essenziale riconoscere che la pace resta una condizione sine qua non per il successo della campagna agricola 2025. Theo Musekura, presidente degli sfollati del campo di Kanyaruchinya, ha sottolineato l’urgenza di un ritorno duraturo della popolazione. pace ai territori occupati, permettendo agli agricoltori di tornare nelle loro terre e coltivarle in tutta sicurezza.
Un commerciante locale ha inoltre sollevato la questione della massiccia importazione di prodotti agricoli stranieri, che contribuisce all’inondazione dei mercati locali di Goma. Questa situazione, favorita dall’insicurezza che ostacola la produzione locale, evidenzia la necessità di rafforzare la sicurezza per consentire agli agricoltori di riprendere le loro attività. In questo modo, non solo si potrebbe rivitalizzare l’economia locale, ma anche gli agricoltori sarebbero incoraggiati a produrre di più, riducendo così la dipendenza dalle importazioni.
In conclusione, la fornitura di zappe per la campagna agricola 2025 nel Nord Kivu rappresenta un’opportunità per promuovere l’autonomia alimentare e sostenere lo sviluppo agricolo della regione. Tuttavia, affinché questa iniziativa dia i suoi frutti, è imperativo che vengano intraprese azioni concertate a favore della pace e della sicurezza, nonché per incoraggiare la produzione locale e limitare l’impatto delle importazioni sull’economia regionale.