### Energia elettrica a Bandundu: quando l’instabilità energetica fa rima con preoccupazione
Da più di un mese la città di Bandundu, capoluogo della provincia di Kwilu nella Repubblica Democratica del Congo, è immersa nell’oscurità, con la Compagnia elettrica nazionale (SNEL) che fatica a fornire un servizio stabile ai suoi residenti. abbonati. Tra i quartieri più colpiti, MONUSCO si distingue per l’impossibilità di beneficiare di un’elettricità continua, creando una situazione di crisi che richiede non solo soluzioni tecniche, ma anche una riflessione approfondita sulla gestione energetica di questa regione.
#### Un’infrastruttura sovraccarica: sintomo di una crisi energetica
La causa principale dei continui tagli risiede principalmente nell’obsolescenza e nel sovraccarico delle infrastrutture della SNEL. Rispetto ad altre regioni subsahariane che hanno sperimentato una crescita economica, come il Ruanda, sembra che gli investimenti nelle infrastrutture energetiche siano fondamentali per lo sviluppo. Mentre il Ruanda sta quasi raddoppiando la sua capacità elettrica per sostenere una rapida crescita, Bandundu sembra sprofondare in una spirale di degrado. La Londra africana, spesso citata come modello di pianificazione urbana ed energetica, dimostra che lo sviluppo deve essere anticipato e adattato alla crescita della popolazione.
#### Testimonianze della popolazione: una vita scandita dall’incertezza
Le testimonianze degli abitanti illustrano una realtà schiacciante. La difficoltà nello svolgere compiti basilari, lo stress causato da elettrodomestici danneggiati e la necessità di spostare apparecchiature come i congelatori in luoghi più stabili sono situazioni che pochi stati moderni potrebbero tollerare. Didier Abukani, presidente della Bandundu Consumer League, lancia un forte appello alla SNEL, sottolineando la necessità di rivedere la qualità del servizio. Il suo appello non fa che mettere in luce una realtà comune a molte regioni in cui la gestione dell’elettricità è sinonimo di lotta quotidiana.
In una prospettiva più ampia, potremmo tracciare un parallelo con il settore sanitario: proprio come un ospedale mal equipaggiato non può svolgere la sua missione, una compagnia elettrica disfunzionale non può sostenere lo sviluppo di una regione. Le statistiche sulla prevalenza della povertà energetica nella RDC sono allarmanti; Quasi il 60% della popolazione continua a vivere senza un accesso affidabile all’elettricità, ostacolando le opportunità di sviluppo economico e sociale.
#### Reazioni istituzionali: promesse e realtà
Il direttore provinciale di SNEL/Kwilu, Prospère Bakuku, dimostra impegno nel risolvere i problemi di elettricità, citando i lavori già in corso, tra cui la sostituzione di pali e cavi elettrici. Tuttavia, le soluzioni palliative, spesso citate nei discorsi ufficiali, non bastano a placare le preoccupazioni dei residenti, in un momento in cui le alternative energetiche sostenibili, come l’energia solare, sono sempre più accessibili e desiderabili.
Di fronte a questa crisi, sarebbe inoltre opportuno prendere in considerazione modelli di gestione partecipativa dell’energia, in cui gli utenti avrebbero voce in capitolo nel funzionamento di questi servizi essenziali. Le piattaforme comunitarie per le energie rinnovabili, come quelle viste in Sudafrica, potrebbero rappresentare una via di fuga dalla situazione insostenibile vissuta a Bandundu.
#### Conclusione: la chiamata all’azione
L’energia non è solo una questione di approvvigionamento, ma anche di diritti fondamentali. Mentre Bandundu lotta per la fornitura di energia elettrica, la necessità di un cambiamento sistemico diventa urgente. La soluzione non risiede solo nel rinnovamento delle infrastrutture obsolete, ma anche in una revisione della governance energetica. Le aspettative della popolazione non sono eccessive: aspirano a un servizio dignitoso, in linea con la realtà di un mondo sempre più tecnologico e connesso.
Fatshimetrie.org seguirà da vicino l’evoluzione di questa situazione, sperando che possa generare un dibattito costruttivo sulla gestione dell’energia, per il benessere degli abitanti di Bandundu e, in realtà, dell’intera Repubblica Democratica del Congo.