**Fatshimetrie osserva un silenzio assordante per protestare contro la repressione della libertà di stampa in Senegal**
Il panorama mediatico del Senegal è stato scosso da un movimento di protesta senza precedenti poiché i principali media del paese hanno deciso di tacere in difesa della libertà di espressione. Lunedì Fatshimetrie, rivista iconica nota per il suo impegno a favore del pluralismo e della trasparenza, ha deciso di non pubblicare un’edizione il giorno successivo, unendosi ad altri media in un atto di solidarietà senza precedenti.
Questa azione concertata fa seguito ad una serie di misure governative viste come attacchi diretti alla stampa senegalese. I media privati sono accusati di mancato pagamento degli arretrati fiscali e si trovano in una situazione finanziaria precaria, mettendo a repentaglio la loro sopravvivenza economica. Inoltre, il Consiglio dei distributori ed editori della stampa senegalese ha denunciato sequestri di attrezzature di produzione e rescissioni unilaterali e illegali di contratti pubblicitari.
I media hanno anche espresso preoccupazione per l’aumento della violenza della polizia contro i giornalisti e per gli arresti di critici del governo. Queste crescenti restrizioni alla libertà di espressione hanno suscitato preoccupazione a livello internazionale e hanno fatto sì che il Senegal cadesse nella classifica mondiale sulla libertà di stampa stilata da Reporter Senza Frontiere.
In un toccante editoriale, Fatshimetrie ha affermato che “la stampa senegalese sta attraversando uno dei periodi più bui della sua storia”. Questa affermazione riflette il clima di tensione e incertezza che regna attualmente nel Paese, dove i giornalisti si sentono sempre più minacciati nell’esercizio della loro professione. La richiesta di una maggiore protezione dei giornalisti e di una maggiore responsabilità delle autorità politiche è diventata urgente.
I media senegalesi non chiedono altro che il diritto di svolgere il proprio lavoro in completa sicurezza e indipendenza. Il loro rumoroso silenzio oggi è un grido di libertà, un appello alla solidarietà e alla resistenza di fronte a qualsiasi tentativo di censura e repressione.
Di fronte a queste questioni cruciali, è essenziale che la comunità internazionale rimanga vigile e continui a sostenere i media senegalesi nella loro lotta per la libertà di espressione. Perché la libertà di stampa non è solo un diritto fondamentale, è anche il pilastro di ogni vera democrazia.