Mpox: una minaccia virale nella RDC

Fatshimetrie, 22 settembre 2024 – La scoperta di casi di Mpox nella zona sanitaria di Bengamisa, nella provincia di Tshopo nella Repubblica Democratica del Congo, ha suscitato grande preoccupazione tra le autorità sanitarie e la popolazione locale. Questa malattia, nota anche come vaiolo delle scimmie, è causata da un virus della famiglia Poxviridae ed è stata recentemente dichiarata emergenza sanitaria continentale in Africa dal CDC.

La conferma di tre casi, incluso un decesso, nella zona sanitaria di Bengamisa ha spinto la Divisione sanitaria provinciale a rispondere rapidamente. Il capo ad interim del DPS/Tshopo, Antoine Bitoko, ha sottolineato l’importanza di inviare una squadra sul posto per identificare i casi, campionarli ed effettuare analisi approfondite. Ha inoltre insistito sulla necessità di dotare gli operatori sanitari di strumenti di protezione per garantire cure adeguate ai pazienti.

Il direttore medico ad interim dell’ospedale di riferimento generale di Bengamisa, dottor Lohanga Okudi, da parte sua ha chiesto la collaborazione delle autorità sanitarie e provinciali per fornire le attrezzature necessarie e locali adeguati per mettere in quarantena le persone infette. Ha inoltre sensibilizzato sull’importanza di rimanere vigili e di trasferire tempestivamente in ospedale chiunque presenti sintomi di eruzione cutanea per prevenire la diffusione della malattia.

Il vaiolo, oltre a rappresentare un pericolo per la salute pubblica, solleva anche interrogativi sulle misure per prevenire e controllare le malattie zoonotiche nella RDC. Le province più colpite da questa malattia, come Tshopo, Bas-Uélé, Equateur e Sud Kivu, devono raddoppiare gli sforzi per limitare la diffusione del virus e proteggere la popolazione.

Di fronte a questa situazione, è essenziale che le autorità sanitarie rafforzino la sorveglianza epidemiologica, il coordinamento con gli stakeholder locali e la comunicazione con la popolazione per sensibilizzare sulle buone pratiche di prevenzione. Solo un approccio collettivo e coordinato potrà contenere il Mpox ed evitare nuove tragedie sanitarie tra la popolazione congolese.

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