Attacchi aerei in Mali: un pesante bilancio tra i civili

**Attacchi aerei in Mali: un tragico bilancio di civili uccisi**

Secondo un portavoce di una coalizione di gruppi indipendentisti tuareg, recenti attacchi aerei su un villaggio nel nord del Mali, vicino al confine algerino, hanno provocato la morte di 21 civili, tra cui 11 bambini.

L’attacco al villaggio di Tinzaouatine rappresenta il numero più alto di civili uccisi dai droni dal fallimento dell’accordo di pace tra la giunta militare al governo del paese e i gruppi armati indipendentisti nel nord del Mali lo scorso anno.

**La lotta dei gruppi prevalentemente tuareg per l’indipendenza dell’Azawad**

Il Quadro strategico per la difesa del popolo di Azawad è una coalizione di gruppi prevalentemente tuareg che combattono per l’indipendenza del nord del Mali, che chiamano Azawad.

Gli attacchi di domenica hanno preso di mira una farmacia, seguiti da altri attacchi contro le persone che si erano radunate vicino al danno iniziale, ha affermato la coalizione in una nota.

“Il bilancio provvisorio di questi attacchi criminali ammonta a 21 civili uccisi, tra cui 11 bambini e il direttore della farmacia, decine di feriti e ingenti danni materiali”, ha dichiarato il portavoce della coalizione ribelle presente nel villaggio.

**Conferma degli attacchi aerei dell’esercito maliano, che rivendicano un obiettivo terroristico**

In un comunicato trasmesso dalla televisione nazionale, le forze armate maliane hanno confermato gli attacchi.

“Lo Stato Maggiore delle Forze Armate conferma gli attacchi aerei nel settore di Tinzaouatine la mattina del 25 agosto 2024. Questi attacchi precisi hanno preso di mira i terroristi”, indica il comunicato stampa.

Questi attacchi avvengono poche settimane dopo che l’esercito maliano e i mercenari del gruppo Wagner, con sede in Russia, sono stati sconfitti dai ribelli tuareg e dai combattenti di Jama’at Nusrat al-Islam wal-Muslimin, un gruppo legato ad Al-Qaeda.

**Vittime civili previste a causa di battute d’arresto militari**

“Le forze maliane, insieme ai mercenari russi, non hanno una solida presenza sul terreno nella regione di Kidal, quindi l’uso di mezzi aerei, compresi i droni, è l’unico modo per loro di ingaggiare i gruppi armati della regione”, ha detto Rida Lyammouri, un anziano membro del Policy Center for the New South, un think tank marocchino. “Pertanto, è probabile che gli attacchi aerei, anche contro i civili, aumentino come atto di ritorsione a seguito della recente grave battuta d’arresto subita dai mercenari Wagner nel nord del Mali”.

**Insomma**

Questi tragici eventi evidenziano ancora una volta la fragilità della situazione in Mali e la necessità di un approccio più ponderato per garantire la sicurezza dei civili, continuando al contempo gli sforzi per risolvere i conflitti interni che dilaniano il paese.. Gli attacchi aerei non possono essere la soluzione, ma piuttosto un catalizzatore di ulteriore violenza e sofferenza per le popolazioni già segnate da anni di conflitto.

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