Les Guin de Glidji: Tra tradizione e spiritualità, un tuffo nel cuore del festival Epé-Ekpé

Fatshimetrie – Les Guin de Glidji: una celebrazione ancestrale intrisa di spiritualità

Ogni anno, in agosto o settembre, a Glidji, nel sud-est del Togo, si tiene il festival Epé-Ekpé, un evento imperdibile per i Guin, un popolo dal ricco passato migratorio, proveniente direttamente dal Ghana al XVII secolo. Quest’anno ricorre la 361a edizione della cerimonia della “presa della pietra”, momento sacro e spirituale per i partecipanti.

Le strade si riempiono di migliaia di persone vestite di bianco, simbolo di purezza e pace, venute a celebrare il loro “capodanno” e pregare per la prosperità e la benedizione dei loro antenati. Per i Guin questa cerimonia è di capitale importanza, un rito tramandato di generazione in generazione, che deve continuare a mantenere viva la tradizione ancestrale.

Il culmine di questa cerimonia è senza dubbio il momento in cui il sacro sacerdote emerge dalla foresta con la pietra sacra. I diversi colori di questa pietra sono interpretati come messaggi divini degli antenati. Quest’anno la pietra assume una tinta biancastra, annunciando un buon auspicio, invocando l’unità e il perdono tra i membri della comunità.

Il corteo delle sacerdotesse e dei sacerdoti, accompagnato da canti e balli, crea un clima di festa e di preghiera. Questo santuario di Glidji è per i Guin ciò che il Monte La Mecca è per i musulmani, Roma per i cattolici o il Muro del Pianto per gli ebrei: un luogo sacro di pellegrinaggio, comunione e riconciliazione.

Durante questa celebrazione, tradizione e spiritualità si mescolano, offrendo ai partecipanti una parentesi senza tempo, dove il legame con gli antenati, i valori comunitari e la riflessione personale si uniscono armoniosamente. Le sacerdotesse e i sacerdoti esortano alla moderazione, all’abbandono del risentimento, all’onestà e alla benevolenza verso gli altri.

Al di là della semplice ritualizzazione, la cerimonia della “presa della pietra” di Glidji è molto più di un evento annuale per i Guin. È una testimonianza viva del loro attaccamento alle proprie radici, un momento di condivisione e di profonda comunione tra i membri della comunità e l’intero popolo togolese. È in questo mosaico di canti, danze e preghiere che si esprime tutto il dinamismo e la ricchezza della cultura Guin, una cultura ancorata al rispetto delle tradizioni e alla ricerca della luce e della pace interiore.

Pertanto, la cerimonia della “presa della pietra” a Glidji non solo celebra il rinnovamento e la fertilità, ma incarna anche l’essenza stessa dell’identità e della spiritualità Guin. In questi momenti preziosi in cui passato, presente e futuro si incontrano, i Guin si riconnettono con le loro radici, nutrendo le loro anime con la saggezza e la forza dei loro antenati, perpetuando così una tradizione millenaria nel cuore dell’Africa.

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