Fatshimetrie, 1 settembre 2024 – Notizie preoccupanti hanno scosso la regione di Nyiragongo, nell’est della Repubblica Democratica del Congo. Un caso sospetto del temuto morbo Mpox è stato segnalato nel campo soprannominato “La Mano di Dio”, attirando l’attenzione delle autorità sanitarie locali e stimolando una rapida mobilitazione per arginare la diffusione di questo flagello.
Secondo le informazioni raccolte sul posto, il paziente in questione sarebbe un bambino di età inferiore ai 10 anni, catalizzando così l’urgenza di un intervento efficace per limitare i rischi di contagio all’interno della comunità di sfollati che popola il campo. Infatti, la promiscuità che regna in questi luoghi dove si riuniscono persone fuggite dagli orrori della guerra, favorisce la rapida diffusione della malattia, mettendo a rischio la salute e l’incolumità degli abitanti.
Di fronte a questa situazione allarmante, le autorità locali, supportate dai partner umanitari e dalle squadre di risposta al vaiolo delle scimmie Mpox, hanno messo in atto un sistema di intervento di emergenza. Il sito di trattamento e isolamento situato nei locali dell’ospedale generale di riferimento di Nyiragongo è stato attivato per prendersi cura del caso sospetto e mettere in quarantena le persone che erano state in contatto con il paziente.
Il presidente del campo “La main de Dieu”, Sig. Agano Ernest, chiede la solidarietà degli attori umanitari che lavorano nel campo della salute affinché forniscano il loro sostegno e la loro competenza nella gestione di questa crisi sanitaria. È fondamentale agire rapidamente per contenere la diffusione della malattia ed evitare un’epidemia su larga scala.
Il vaiolo, una malattia endemica trasmessa dal contatto con animali selvatici infetti, rappresenta una seria minaccia per la salute pubblica nella regione del Nyiragongo. Le autorità sanitarie e le organizzazioni umanitarie devono raddoppiare gli sforzi per sensibilizzare, rafforzare le misure di prevenzione e garantire cure adeguate alle persone colpite.
In definitiva, la lotta contro il Mpox a Nyiragongo richiede una mobilitazione collettiva, un coordinamento efficace degli attori coinvolti e una risposta rapida e adattata per proteggere la popolazione vulnerabile dei campi sfollati. Solo un’azione concertata e unitaria consentirà di contenere questa minaccia sanitaria e di preservare la salute e il benessere degli abitanti della regione.