Fatshimetrie è stata recentemente testimone di un evento fondamentale nel settore petrolifero: il test riuscito della produzione di benzina da parte di una raffineria con una capacità di 650.000 barili al giorno. Secondo gli operatori del settore, questo prodotto sarà presto disponibile sul mercato.
Una fonte governativa, preferendo rimanere anonima, ha detto a Fatshimetrie che erano in corso discussioni tra il governo federale e il gruppo Dangote riguardo alla distribuzione e alla vendita di questa essenza.
È stato inoltre rivelato che la Nigerian National Petroleum Company Limited (NNPCL) sarebbe in questa fase il distributore esclusivo del carburante prodotto dalla raffineria di Dangote.
Il passo fa seguito a una serie di sfide che hanno ritardato i piani iniziali per l’avvio della raffineria a giugno. Uno dei maggiori ostacoli è stata la carenza di petrolio greggio, complicata da una disputa con la Nigerian Upstream and Downstream Petroleum Regulatory Authority (NMDRA).
Questa autorità di regolamentazione aveva accusato la raffineria di produrre diesel di qualità inferiore. Tuttavia, sembra che siano stati compiuti progressi in seguito alla direttiva del governo federale di fornire petrolio greggio alla raffineria in valuta locale.
Le difficoltà di Dangote nel mercato petrolifero nigeriano
Il Gruppo Dangote ha espresso da tempo frustrazione per il rifiuto delle compagnie petrolifere internazionali (IOC) di vendere greggio alle raffinerie locali, optando invece per agenti stranieri. La raffineria afferma che questa pratica ha portato ad un aumento dei prezzi locali del greggio, con le IOC che sembrano preferire i mercati asiatici rispetto alle raffinerie nigeriane.
La Nigerian Upstream Petroleum Regulatory Commission (NUPRC) ha recentemente affermato di aver facilitato la fornitura di oltre 29 milioni di barili di greggio alla raffineria di Dangote tra gennaio e giugno 2024.
Tuttavia, il Gruppo Dangote ha contestato questa affermazione, affermando che solo un carico di greggio è stato fornito localmente, mentre il resto doveva essere acquistato da commercianti internazionali.
Anthony Chiejina, portavoce del gruppo Dangote, ha sottolineato: “Apprezziamo l’assegnazione, ma non abbiamo ancora ricevuto la maggior parte di questi carichi. Riteniamo che le raffinerie nigeriane dovrebbero avere accesso diretto al petrolio greggio prodotto localmente, invece di dipendere da intermediari internazionali. .”
Questo sviluppo nel settore petrolifero nigeriano evidenzia le sfide affrontate dalle parti interessate nel garantire una produzione efficiente e un’equa distribuzione dei prodotti petroliferi sul mercato. Le prossime decisioni e azioni delle autorità e delle aziende del settore avranno un impatto significativo sull’intero settore e sull’economia del Paese.