Le turbolenze legate all’uscita del film “The Atheist” in Egitto

Concentriamo la nostra attenzione sull’industria cinematografica egiziana, dove i riflettori sono puntati sul film “The Atheist” del regista Mohamed al-Adl e del produttore Ahmed al-Sobky. Quest’opera, scritta dal famoso giornalista e personaggio dei media Ibrahim Eissa, sta attualmente affrontando turbolenze di sviluppo che ne hanno ritardato la pubblicazione.

Il critico cinematografico Tarek al-Shenawy ha recentemente condiviso informazioni cruciali sulla situazione sulla sua pagina Facebook. Infatti, il produttore Ahmed al-Sobky ha annunciato l’imminente uscita di “The Lover”, con Ahmed Hatem, il che implica che il lancio di “The Atheist” con lo stesso attore sarà ritardato.

Nonostante l’approvazione ufficiale della censura e l’ottenimento del permesso di proiezione a gennaio, “The Atheist” si è ritrovato in disparte, temporaneamente accantonato. Lo stesso direttore Mohamed al-Adl ammette di ignorare le ragioni di questo rinvio, lasciando la responsabilità nelle mani dei censori delle opere artistiche.

Secondo il capo dell’autorità di censura, Khaled Abdel-Jalil, non sono state sollevate obiezioni contro il film, il che dimostra la sua idoneità all’uscita al pubblico con una fascia d’età di +16 anni. Tuttavia, il produttore Sobky giustifica questo ritardo con le difficoltà incontrate durante il processo di montaggio.

Questa pausa forzata nella proiezione di “The Atheist” avviene in un contesto in cui si sono levate voci che chiedevano il boicottaggio del film, sostenendo che violava principi religiosi e morali. Questa controversia evidenzia le tensioni tra creatività artistica e sensibilità sociali e culturali talvolta divergenti nella società egiziana.

In definitiva, l’attesa per l’uscita di questo film solleva interrogativi sulla libertà artistica e sulla censura nel cinema in Egitto. Le discussioni su “The Atheist” rivelano le sfide che creatori e produttori devono affrontare nel navigare in un panorama culturale complesso in cui le aspettative del pubblico e le norme sociali possono talvolta entrare in conflitto con la visione artistica dei registi.

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