Il recente viaggio ufficiale del presidente egiziano Abdel Fattah el-Sisi in Turchia per incontrare il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan segna un punto di svolta significativo nelle relazioni tra i due paesi. Questa visita, la prima di un presidente egiziano in Turchia in 12 anni, avviene in un contesto di rapporti sempre più caldi tra queste due potenze regionali.
Le relazioni tra Il Cairo e Ankara sono crollate nel 2013, quando l’allora capo dell’esercito Abdel Fattah el-Sisi ha rovesciato il presidente islamista democraticamente eletto Mohamed Morsi, scatenando massicce proteste durante il suo primo anno al potere. Morsi era una figura di spicco dell’organizzazione dei Fratelli Musulmani, regolarmente sostenuta dalla Turchia.
A febbraio, Erdogan ha effettuato la sua prima visita in Egitto in più di un decennio, dopo che i due paesi hanno concordato di rinnovare i legami e reintegrare gli ambasciatori. Questo secondo vertice tra el-Sisi ed Erdogan dall’inizio della normalizzazione delle relazioni dovrebbe portare alla firma di una ventina di accordi, in particolare nei settori dell’energia, della difesa, del turismo, della sanità, della cultura e dell’istruzione.
Le discussioni si concentreranno anche su questioni regionali e globali, con particolare attenzione agli attacchi israeliani a Gaza e ai territori palestinesi occupati. La Turchia ha inviato migliaia di tonnellate di aiuti all’Egitto per i palestinesi e ha elogiato gli sforzi umanitari del Cairo e il suo ruolo di negoziatore nei colloqui di tregua a Gaza.
El-Sisi è accompagnato da una folta delegazione di funzionari e uomini d’affari. Erdogan ha espresso il desiderio di aumentare il commercio bilaterale a 15 miliardi di dollari, dagli attuali 10 miliardi. Questo incontro segna un passo importante nel riavvicinamento tra Egitto e Turchia, offrendo prospettive promettenti di cooperazione e partenariato in vari settori chiave.