Al centro delle notizie politiche in Sud Africa, Julius Malema, leader del partito politico EFF (Economic Freedom Fighters), ha recentemente tenuto una manifestazione allo stadio Moses Mabhida di Durban. In questa occasione ha presentato il manifesto elettorale del suo partito e ha riaffermato il suo impegno a favore del popolo palestinese.
Nel suo appassionato discorso, Malema ha espresso il suo incrollabile sostegno alla Palestina, dichiarando che “la Russia è la nostra casa e la Palestina è la nostra casa”. Ha anche criticato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, definendolo un “signore della guerra”. Ha poi condannato le azioni dello Stato israeliano, affermando che più di 27.000 palestinesi sono stati uccisi e più di 66.000 feriti durante la campagna militare nella Striscia di Gaza.
Il leader dell’EFF ha inoltre affrontato le questioni nazionali che il Sudafrica deve affrontare, tra cui la ridistribuzione della terra e la crisi dell’elettricità. L’EFF è noto per le sue politiche radicali, come l’esproprio delle terre di proprietà dei bianchi e la nazionalizzazione delle miniere e delle banche. Il suo slogan per le prossime elezioni è “Lavoro e terra adesso! Stop al razionamento energetico”.
Il partito di Malema gode di grande popolarità tra i sudafricani disillusi, in particolare tra i giovani, grazie alle sue politiche radicali e alla retorica anti-Anc e anti-Ramaphosa. Nelle elezioni del 2019, l’EFF ha ricevuto il 10% dei voti nazionali, diventando così il terzo più grande partito di opposizione.
Malema si è inoltre impegnato a porre fine alla carenza di elettricità che attualmente colpisce l’economia del paese e a creare posti di lavoro attraverso la costruzione di alloggi sociali e infrastrutture stradali. Ha anche promesso di perseguire i politici e i funzionari coinvolti nella corruzione, offrendo allo stesso tempo incentivi alla polizia per combattere la criminalità che affligge il paese.
In conclusione, Julius Malema e l’EFF continuano a fare notizia in Sud Africa con politiche radicali incentrate sulla ridistribuzione delle terre, sulla nazionalizzazione delle industrie chiave e sulla lotta alla corruzione. La loro posizione filo-palestinese e le promesse di sviluppo economico e sociale rendono l’EFF un partito attraente per molti sudafricani, in particolare per i giovani. Resta da vedere l’effetto della loro partecipazione alle prossime elezioni, ma continuano a sfidare lo status quo e a far sentire la loro voce nel panorama politico sudafricano.