Fatshimetrie, 4 settembre 2024 – La questione delle tasse nel porto di “Bombonkin” a Kinshasa sta attualmente dando luogo a numerose riflessioni e discussioni. Nel corso di un incontro con l’amministratore delegato del servizio fluviale del comune di N’sele a Kinshasa, infatti, è stata messa sul tavolo la richiesta di una revisione al ribasso delle tasse.
Jackson Maleka, durante questa intervista, ha espresso la richiesta di ridurre alcune tasse per facilitare il pagamento dei commercianti che lavorano nel porto di ‘Bombonkin’. Tra le tasse citate troviamo quelle del Fondo forestale nazionale (FFN), dell’Unità di controllo e verifica (CCV), dei servizi igienico-sanitari, dell’ambiente comunale, dell’antifrode della Régie des Routes (RVF) e della Direzione generale della migrazione (DGM).
Viene inoltre evidenziato il contesto economico e sociale del porto di “Bombonkin”. Infatti, le attività di raccolta del legno proveniente da province come Kasaï, Maï-Ndombe, Équateur e Kwilu, così come la fabbricazione della brace, richiedono una forza lavoro significativa. Molte persone svantaggiate trovano una fonte di reddito estraendo la corteccia degli alberi per ricavarne la brace.
Il porto di ‘Bombonkin’, qualificato come uno dei porti più antichi della regione situato nel distretto Kinkole di N’sele, è un luogo strategico per molte attività economiche. Le questioni legate alla revisione delle tasse evidenziano l’importanza di trovare un equilibrio tra la necessità di regolamentare queste tasse per garantire una gestione efficiente delle risorse e la volontà di sostenere le piccole imprese e i lavoratori locali.
In conclusione, la questione delle tasse nel porto di “Bombonkin” a Kinshasa è un argomento complesso che richiede una riflessione approfondita e una consultazione tra le diverse parti interessate. È essenziale trovare soluzioni equilibrate che promuovano lo sviluppo economico e sociale della regione, garantendo al tempo stesso una gestione trasparente ed efficiente delle risorse.