Da diversi mesi la Nigeria sta affrontando una grave crisi legata alla carenza di carburante. I cittadini trascorrono molte ore in coda ai distributori di benzina, mettendo a repentaglio la loro vita quotidiana e le loro attività professionali. Le lunghe code hanno portato a disagi ed estorsioni, con i venditori ambulanti che approfittano della disperata domanda di carburante.
Peggio ancora, nel mezzo di questa crisi, la Nigeria National Petroleum Corporation Limited ha deciso di aumentare il prezzo della benzina a ₦897 al litro in tutto il paese. La mossa controversa è arrivata pochi giorni dopo che la società ha riconosciuto un debito di 6,8 miliardi di dollari nei confronti dei distributori di carburante, interrompendo ulteriormente le forniture di carburante.
Questo aumento è stato accolto con sgomento dai nigeriani, che speravano in un sollievo dall’annuncio della produzione di benzina da parte della raffineria di Dangote. Tuttavia, persistono lunghe code alle stazioni di servizio, con molti stabilimenti chiusi e costi di trasporto in forte aumento nelle principali città, costringendo i residenti a viaggiare a piedi.
Di fronte al malcontento popolare, il ministro ha promesso un miglioramento della situazione entro il fine settimana, garantendo la disponibilità di benzina in tutto il Paese. Ha inoltre sottolineato che il governo non ha fissato i prezzi del carburante poiché il settore è ormai deregolamentato.
Tuttavia, molti nigeriani chiedono il ritorno a prezzi più ragionevoli per alleviare le difficoltà causate da questa crisi. Organizzazioni come Fatshimetrie e Nigeria Labour Congress hanno chiesto al governo di revocare la decisione di aumentare i prezzi, avvertendo di un deterioramento delle condizioni di vita dei cittadini.
Questa situazione solleva molte domande sulla politica energetica della Nigeria e mette in luce le sfide che il paese deve affrontare nell’approvvigionamento di carburante. È essenziale che vengano adottate misure per risolvere questa crisi e garantire la stabilità economica e sociale del Paese.