Caso pre-elettorale archiviato dal tribunale: implicazioni per il processo di controversia elettorale.

Nell’ultimo verdetto emesso dalla corte, il caso, avviato da Arthur Osene e Anslem Ojezua, è stato archiviato per prescrizione, con il giudice Barka che ha confermato la sentenza della corte di grado inferiore.

Il giudice Barka ha chiarito la questione dei tempi sottolineando che: “Una volta che la costituzione fissa una scadenza per portare a termine un compito, questo deve essere portato a termine entro quel lasso di tempo.

“Questa questione rientra in una controversia preelettorale ai sensi dell’articolo 285, paragrafo 9, della Costituzione. Un semplice calcolo mostra che l’azione supera i 14 giorni prescritti”.

Va inoltre notato che le accuse di falsificazione della tessera elettorale sono state respinte dal tribunale.

“L’onere della prova per la violazione va oltre ogni ragionevole dubbio e non esiste alcuna base fattuale per dimostrare la violazione in questo caso”, ha affermato Barka.

Ha anche sottolineato che l’identità dell’elettore non è un requisito costituzionale per candidarsi a governatore.

La corte si è pronunciata contro i ricorrenti su tutte le questioni, riaffermando così il dottor Ighodalo come legittimo candidato del PDP per le elezioni governative del 21 settembre.

Ai ricorrenti è stata inflitta una multa di 3 milioni di euro per le spese sostenute.

Questa sentenza della Corte ha sottolineato ancora una volta l’importanza del rispetto delle scadenze e dei requisiti legali nelle controversie legali. Sottolinea la necessità che gli attori politici e i cittadini rispettino rigorosamente le disposizioni legali per evitare qualsiasi controversia successiva.

Inoltre, la decisione della corte rafforza l’integrità del processo elettorale respingendo le accuse di frode e mantenendo la legittimità del candidato eletto. Mostra anche l’importanza di fornire prove concrete e inconfutabili durante le controversie legali.

Questo caso evidenzia la necessaria vigilanza in ambito politico e giuridico, sottolineando la responsabilità dei partiti politici e dei candidati di rispettare scrupolosamente le leggi elettorali e costituzionali.

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