Rapimento a Kabinda: una storia di coraggio e solidarietà

Fatshimetrie, 9 settembre 2024 – Un atto di rapimento ha recentemente scosso la città di Kabinda, nella provincia di Lomami, nella Repubblica Democratica del Congo. Un rapitore è stato infatti arrestato dalle autorità dopo aver rubato un neonato dal centro sanitario di Mbandaka.

La scena dell’arresto è avvenuta in un quartiere della città, in seguito al rapido intervento della polizia, guidata dall’alto commissario Tshiam Kabonz. Il presunto rapitore è stato trovato con il bambino tanto desiderato, con il pretesto di un’emergenza sanitaria. È stato grazie all’aiuto di un vigile mototassista che il ladro è stato individuato e arrestato.

Il vicecommissario capo si è rammaricato del comportamento di alcuni residenti che hanno mostrato la loro ostilità nei confronti della polizia durante l’operazione di sicurezza. Tuttavia, nonostante queste tensioni, la priorità resta la protezione del bambino e la risoluzione del caso di rapimento.

La madre della bambina rapita, Gracia Kalombo Mpanya, ha testimoniato l’angoscia che ha provato quando ha scoperto la scomparsa del suo bambino. Aveva affidato suo figlio a una persona sconosciuta, Ruth Ntumba, che si spacciava per vittima di violenza domestica. Purtroppo questo finto aiuto si è rivelato un tentativo di rapimento.

Dopo l’arresto del presunto rapitore, il neonato e sua madre sono stati trasferiti all’ospedale generale di riferimento di Kabinda per cure mediche e adeguato follow-up. Nel frattempo, Ruth Ntumba è attualmente detenuta a fini investigativi.

Questo evento scioccante evidenzia i rischi affrontati dai neonati e dalle loro famiglie. La vigilanza e la solidarietà dei cittadini sono essenziali per prevenire tali atti criminali. Speriamo che questo arresto serva da monito a coloro che cercano di danneggiare i più vulnerabili della nostra società.

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