Storica mobilitazione dei lavoratori congolesi a Kinshasa per i loro diritti sociali e salariali

Fatshimetrie, 9 settembre 2024: questo lunedì nel centro di Kinshasa ha avuto luogo una mobilitazione senza precedenti. Infatti, i lavoratori congolesi impiegati nei negozi espatriati, principalmente indo-pakistani, hanno lanciato un movimento di sciopero per rivendicare i loro diritti sociali e salariali.

La situazione dei lavoratori locali è diventata insostenibile nel corso degli anni, con condizioni di lavoro dalle 7:00 alle 18:00 senza beneficiare delle prestazioni sociali a cui hanno diritto. È in questo contesto di precarietà che i dipendenti hanno deciso di comune accordo di sospendere il lavoro fino a quando le loro richieste non saranno soddisfatte.

Il signor Richard Musiete, un commerciante di Commerce Avenue, ha sottolineato che la ragione principale dello sciopero è la necessità di salari equi e benefici equi. I lavoratori hanno espresso il loro malcontento e la loro determinazione a vincere la causa di fronte ad una situazione che persiste da troppo tempo.

Le conseguenze di questo sciopero non si limitano solo ai dipendenti in difficoltà. I commercianti locali, in particolare i venditori al dettaglio della zona circostante, hanno infatti espresso la loro preoccupazione per questa situazione che sta perturbando la loro attività economica. Le forniture di beni sono compromesse, con conseguenti perdite finanziarie per questi piccoli commercianti.

Di fronte a questa mobilitazione sociale e legittima, i lavoratori hanno deciso di alzare la voce presso le autorità competenti. Dopo aver chiuso i negozi degli espatriati, questi si sono diretti al governatorato della capitale e poi al Ministero del Lavoro per far sentire le loro rivendicazioni.

Lo sciopero dei lavoratori congolesi nei negozi degli espatriati a Kinshasa segna un punto di svolta nella lotta per condizioni di lavoro dignitose e salari equi. Evidenzia le ingiustizie sociali ed economiche che molti lavoratori affrontano quotidianamente e sottolinea l’importanza della solidarietà e della mobilitazione collettiva per promuovere i diritti dei lavoratori. Le autorità e i datori di lavoro sono ora chiamati a trovare soluzioni durature ed eque a questa situazione. La lotta per la giustizia sociale e il rispetto dei diritti dei lavoratori continua. ACP/JF

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *