Mentre la Nigeria si prepara ad affrontare la stagione della febbre di Lassa, la dottoressa Jide Idris, direttore generale del Centro nigeriano per il controllo e la prevenzione delle malattie (NCDC), ha messo in guardia dal possibile aumento dei casi di questa malattia virale in tutto il paese. In una conferenza stampa tenutasi nella capitale della Nigeria, Abuja, il dottor Idris ha sottolineato che, sebbene il paese abbia registrato un calo dei casi di varie malattie, si sta avvicinando al periodo annuale della febbre di Lassa.
La febbre di Lassa, una malattia virale trasmessa dai roditori, può causare febbre, sanguinamento e morte. L’NCDC ha segnalato 7.973 casi sospetti di febbre di Lassa, con 982 casi confermati e 168 decessi, che rappresentano un tasso di mortalità del 17,1%. Di fronte a questa situazione, si stanno adottando misure proattive per rafforzare gli sforzi di preparazione e mitigare l’impatto del previsto aumento dei casi nei prossimi mesi.
Inoltre, il dottor Idris ha notato un calo dei focolai di malattie in tutto il paese, con una significativa diminuzione dei casi di febbre gialla, difterite e colera. Per quanto riguarda la febbre gialla, a settembre sono stati segnalati 1.728 casi sospetti, inclusi 43 casi confermati in 36 stati e nel Territorio della Capitale Federale (FCT). Per quanto riguarda la difterite, la Nigeria ha registrato 12.085 casi sospetti distribuiti in 21 stati e 170 autorità locali.
La difterite, un’infezione batterica causata dal Corynebacterium diphtheriae, può colpire la gola e il naso, essendo altamente contagiosa e può portare a gravi complicazioni se non trattata. Questi dati evidenziano l’importanza della vaccinazione preventiva contro queste temute malattie.
In conclusione, nonostante i progressi compiuti nella lotta contro le epidemie, è fondamentale restare vigili contro le malattie infettive come la febbre di Lassa, la febbre gialla e la difterite. La sensibilizzazione, la prevenzione e la risposta tempestiva alle epidemie rimangono elementi essenziali per preservare la salute pubblica e proteggere le popolazioni vulnerabili da questi flagelli.