Le pratiche mistiche dell’escissione: quando la barbarie incontra la magia nell’Africa occidentale

TITOLO: Pratiche mistiche sull’escissione nell’Africa occidentale: una realtà oscura e complessa

Nelle regioni dell’Africa occidentale, pratiche mistiche e oscurantiste circondano l’escissione delle giovani ragazze, alimentando un mercato clandestino in cui i genitali femminili servono come materia prima per la preparazione di pozioni e unguenti destinati a conferire ricchezza e potere a chi li usa. Questa realtà scioccante rivela la portata delle credenze e delle tradizioni che perpetuano la barbarica mutilazione genitale femminile in nome della magia e del dominio.

La toccante storia di Moussa Diallo, un tempo guaritore tradizionale, illustra l’orrore di queste pratiche. Diallo si spalmava regolarmente con una lozione ricavata dal clitoride prelevato da una giovane ragazza circoncisa, con l’obiettivo di rafforzare i suoi poteri mistici e raggiungere posizioni di leadership e potere. Questo uso abominevole dei genitali femminili rivela una mentalità venata di credenze arcaiche e di ricerca del potere a tutti i costi, a scapito del rispetto della dignità umana.

Il lucroso commercio di clitoridi essiccati, utilizzati per preparare pozioni d’amore e unguenti magici, rivela una sordida realtà in cui la vita e l’integrità delle donne vengono sacrificate sull’altare della superstizione e dell’avidità. Nonostante il divieto di escissione in Costa d’Avorio da più di un quarto di secolo, molte donne continuano a essere mutilate, alimentando un mercato nascosto in cui la dignità umana viene violata in nome di pratiche ancestrali perniciose.

Le toccanti testimonianze raccolte dall’AFP di ex guaritori, circoncisori e attori della società civile evidenziano la portata di questa pratica barbara e l’urgente necessità di combattere queste tradizioni dannose. È fondamentale sensibilizzare la popolazione, in particolare le comunità rurali, sui pericoli e sulle conseguenze devastanti della circoncisione femminile, non solo sulla salute fisica delle ragazze, ma anche sul loro benessere psicologico e sullo sviluppo personale.

Le autorità ivoriane devono rafforzare le misure di prevenzione e repressione contro queste pratiche criminali, in collaborazione con le organizzazioni internazionali e le ONG impegnate a tutelare i diritti delle donne e dei bambini. È imperativo porre fine a questo spregevole commercio di genitali femminili, che ostacola la lotta contro la mutilazione genitale femminile e perpetua una cultura di violenza e oppressione contro le donne nell’Africa occidentale.

Questa tragedia umana non può continuare all’ombra dell’ignoranza e della superstizione. È tempo di alzare la voce e compiere passi concreti per porre fine a queste pratiche barbare e proteggere la dignità e l’integrità delle donne e delle ragazze nell’Africa occidentale. Solo un’azione collettiva e determinata può porre fine a questa violenza insopportabile e aprire la strada a un futuro di rispetto, uguaglianza e dignità per tutti.

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