Nella regione orientale della Repubblica Democratica del Congo, un tragico incidente ha scosso la comunità di Goma. Tre giovani adolescenti hanno purtroppo perso la vita quando una bomba abbandonata è esplosa vicino al sito degli sfollati di Lwashi a Mugunga, situato nella parte occidentale della città. Questa tragedia, avvenuta giovedì scorso, ha seminato il caos tra gli sfollati che ancora una volta si sono trovati a confrontarsi con la violenza cieca che li circonda.
La scena è straziante. All’ingresso del sito di Lwashi, bambini vestiti di stracci giocano nel fango, ignari dei pericoli che li circondano. Gli sfollati, già immersi nell’angoscia della guerra e dell’incertezza, sono ora sopraffatti dal terrore per la perdita di queste tre giovani vite. È in questo contesto di precarietà e paura che Niyonsaba Tuyambaze, madre di sei figli, esprime emotivamente la sua paura per la sicurezza della propria famiglia: “Non saremo al sicuro finché queste bombe continueranno a esplodere. È difficile per noi trovare cibo e sonno. Chiediamo la pace. Preferiremmo soffrire la fame piuttosto che vivere nella costante paura dei bombardamenti. »
Di fronte a questa tragica situazione, Munguiko René, presidente del campo, lancia un appello urgente alle autorità congolesi affinché adottino misure immediate per mettere in sicurezza gli sfollati. Sottolinea l’urgenza della situazione dichiarando: “Le autorità del nostro Paese devono assolutamente trovare soluzioni per garantire la sicurezza di queste popolazioni sfollate che sono completamente vulnerabili. Viviamo nella costante paura di attacchi e chiediamo la protezione a cui abbiamo diritto come cittadini. »
Secondo le informazioni fornite dall’esercito congolese, l’esplosione costata la vita ai tre adolescenti è stata attribuita ad un mortaio da 120 mm. Il colonnello Njike Kaiko, portavoce delle FARDC nel Nord Kivu, invita la popolazione a essere vigile e cauta: “Per evitare nuove tragedie di questo tipo, è essenziale che la popolazione eviti di maneggiare qualsiasi oggetto metallico di origine sconosciuta e che segnali eventuali elemento sospetto per le forze di difesa e di sicurezza in atto. »
Purtroppo non è la prima volta che la popolazione locale è vittima della violenza dei conflitti armati. Alcuni mesi fa, infatti, una decina di sfollati hanno perso la vita nella stessa regione in seguito a un bombardamento perpetrato dai ribelli dell’M23, come riportato da Kinshasa.
Di fronte a questa situazione drammatica e ricorrente, è imperativo adottare misure concrete ed efficaci per garantire la sicurezza e la protezione delle popolazioni civili nella regione di Goma. Le autorità congolesi devono agire con fermezza e determinazione per porre fine a questa spirale di violenza e terrore che regolarmente piange la vita di queste comunità vulnerabili..
In conclusione, è tempo che la pace e la sicurezza diventino una realtà tangibile per il popolo della Repubblica Democratica del Congo, soprattutto per coloro che hanno già sofferto così tanto per gli orrori della guerra. È urgente agire per prevenire nuove tragedie e offrire un futuro più sereno alle generazioni future in questa regione tormentata dai conflitti.