Emmanuel Ihejirika, un uomo nigeriano condannato a morte per traffico di droga in Indonesia, è stato rilasciato dopo diversi anni di prigione. Questa notizia è stata condivisa venerdì da Abike Dabiri-Erewa, presidente e amministratore delegato della Commissione nigeriani nella diaspora (NIDCOM), in una dichiarazione rilasciata dal portavoce dell’organizzazione, Gabriel Odu.
Il rilascio di Ihejirika è stato reso possibile grazie agli sforzi di Emmanuel Isha Ogebe, un avvocato nigeriano con sede a Washington, DC, che ha preso in carico il suo caso pro bono.
Dabiri-Erewa, parlando dopo un incontro con Ogebe a Washington D.C., ha elogiato l’avvocato per il suo altruismo e dedizione nella gestione del caso.
Anni fa, una delegazione nigeriana guidata dall’ex ministro degli Affari esteri, l’ambasciatore Ojo Madueke, e comprendente l’onorevole Abike Dabiri-Erewa, allora deputato, nonché l’ex presidente dell’NDLEA, il signor Ipinmosho, si erano recati in una prigione indonesiana per chiedere clemenza per 21 nigeriani condannati a morte per traffico di droga.
Nonostante i loro sforzi, quattro dei condannati, così come un cittadino indonesiano e un cittadino britannico, furono giustiziati.
Ogebe ha quindi contattato Dabiri-Erewa per chiedere il suo intervento nel caso di Ihejirika, che sembrava coinvolgere uno scambio di identità.
Ogebe ha offerto i suoi servizi gratuitamente e ha portato il caso alla Corte Suprema dell’Indonesia, dove Ihejirika è stato infine scagionato e rilasciato.
Dabiri-Erewa ha sottolineato le gravi conseguenze del traffico di droga in Indonesia, dove la punizione è la morte, e ha esortato i nigeriani a evitare attività criminali.
Ha inoltre elogiato il notevole contributo di Ogebe e ha ringraziato l’incaricata d’affari nigeriana in Indonesia, la signora Patricia Alechenu, per il suo incrollabile sostegno durante tutta la questione.
In un mondo in cui le questioni di giustizia e legalità sono talvolta minate, il caso di Emmanuel Ihejirika ci ricorda l’importanza di difendere i diritti e la giustizia per tutti, indipendentemente dalla loro origine o dal loro passato. L’impegno di avvocati come Emmanuel Isha Ogebe e l’intervento delle autorità competenti sono spiragli di speranza in situazioni così gravi e complesse. Speriamo che questo caso serva da lezione e incoraggi la prevenzione di attività illegali e pericolose per evitare future tragedie dello stesso tipo.