La recente tragedia che ha colpito la comunità educativa del liceo Madame De Sévigné di Kinshasa ha scosso profondamente gli animi e sollevato interrogativi cruciali sulla responsabilità in materia di giustizia. L’incidente, che ha visto uno studente di 8 anni accoltellato a morte da un suo compagno di classe, e un altro gravemente ferito durante un violento alterco, ha evidenziato la complessità delle questioni di responsabilità penale e civile nell’ambito di atti commessi da minorenni.
In materia di responsabilità penale, la legge congolese stabilisce chiaramente che i minori di 14 anni beneficiano di una presunzione inconfutabile di irresponsabilità. Pertanto, qualsiasi minore di 14 anni portato davanti al giudice viene assolto, poiché si ritiene abbia agito senza discernimento. Nel caso di specie, se il presunto autore dei fatti ha effettivamente meno di 14 anni, non può sussistere la sua responsabilità penale, lasciando spazio all’accertamento della responsabilità civile.
In materia di responsabilità civile, l’articolo 260 del codice civile libro III stabilisce chiaramente le norme per il risarcimento del danno cagionato dal fatto proprio, da quello altrui o da quello delle cose affidate alla propria custodia. I genitori, gli educatori e le organizzazioni educative sono chiamati a rispondere dei danni causati dai minori sotto la loro responsabilità, siano essi danni morali o materiali. Pertanto, il liceo Madame De Sévigné potrebbe essere tenuto ad assumersi la propria responsabilità civile in caso di atti commessi dai suoi studenti, in quanto istituto che si occupa della cura e della sorveglianza di minorenni all’epoca dei fatti.
Spetterà poi alle competenti autorità giudiziarie pronunciarsi sulla responsabilità civile della scuola e sulle eventuali sanzioni da applicare, soprattutto in termini di risarcimento dei danni causati alle vittime. Questo tipo di procedura mira non solo a risarcire le vittime, ma anche a sensibilizzare le istituzioni educative sull’importanza di prevenire e gestire i conflitti all’interno dell’ambiente scolastico.
In conclusione, questo tragico caso evidenzia la necessità di una riflessione approfondita sui meccanismi di responsabilità giuridica ed educativa in materia di violenza tra i giovani. Puntando sulla prevenzione, sull’educazione e sul sostegno ai giovani in difficoltà è possibile evitare tali tragedie e promuovere un ambiente scolastico armonioso e rispettoso dei diritti e della sicurezza di tutti.
La questione della responsabilità civile e penale in questi casi è cruciale per garantire giustizia, sicurezza e tutela dei diritti dei bambini e della comunità educativa nel suo complesso.. La vicenda del liceo Madame De Sévigné di Kinshasa sollecita una riflessione collettiva e azioni concrete per prevenire e gestire le situazioni di conflitto all’interno degli istituti scolastici, al fine di garantire un ambiente sano e sicuro per lo sviluppo delle giovani generazioni.