Giustizia ineguale: il tribunale condanna a morte David Bihoniki, lasciando impunito il colonnello Bakambwe Bosco

Fatshimetrie, il tribunale militare di guarnigione di Goma, nel Nord Kivu, ha emesso la sua sentenza mercoledì 18 settembre, condannando alla pena di morte il combattente di Wazalendo, David Bihoniki. Le accuse a suo carico sono di omicidio e dissipazione di munizioni belliche, atto che colpì profondamente la popolazione locale.

Infatti, David Bihoniki, guardia del corpo dell’autoproclamato colonnello Bakambwe Bosco alias Rams, si è trovato al centro di una tragica vicenda che ha provocato la morte di un giovane studente di nome Norbert. Quest’ultimo è stato ucciso a bruciapelo dal combattente wazalendo mentre tornava tranquillamente da scuola. Una perdita irreparabile per la sua famiglia e per la comunità locale.

Durante il processo, un sentimento di frustrazione ha invaso il pubblico, dopo aver appreso che il colonnello Bakambwe Bosco era stato assolto da ogni responsabilità in quella tragedia. Il pubblico si aspettava che la giustizia fosse fatta equamente e che chiunque fosse coinvolto in questo atto atroce fosse severamente punito. La decisione di non incriminare il capo Wazalendo ha suscitato incomprensione e rabbia tra i cittadini presenti in tribunale.

Questo caso evidenzia ancora una volta l’importanza di una giustizia imparziale ed equa per preservare la pace e la sicurezza nella società. La sentenza deve essere giusta e coerente, indipendentemente dallo status o dall’affiliazione dell’accusato. È essenziale che la popolazione abbia fiducia nell’istituzione giudiziaria per garantire a tutti un ambiente sicuro e armonioso.

In conclusione, la sentenza emessa dal tribunale militare della guarnigione di Goma nel caso David Bihoniki evidenzia le questioni cruciali di equità e trasparenza nel sistema giudiziario. La ricerca della giustizia deve essere perseguita con determinazione per garantire la tutela dei diritti di tutti e promuovere un clima di fiducia all’interno della società.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *