La mobilitazione dei manifestanti per la liberazione dei leader del PDP a Okumagbe, Edo: sale la tensione politico-sociale

**I manifestanti si mobilitano per chiedere il rilascio dei leader del PDP al Palazzo di Okumagbe, nello Stato di Edo**

La situazione politica nello Stato di Edo si è intensificata negli ultimi giorni, con eventi inquietanti che si sono verificati nella località di Etsako. Una folla inferocita si è radunata al Palazzo Okumagbe nella regione di Etsako, chiedendo l’immediato rilascio dei leader del Partito Democratico Popolare (PDP) arrestati nella zona giovedì scorso.

I rapporti indicano che giovani e donne arrabbiati hanno preso d’assalto il Palazzo Okumagbe, portando vari cartelli e cantando canzoni di libertà. Hanno anche minacciato di farsi giustizia da soli se i leader del PDP arrestati non fossero stati rilasciati e hanno dato alle forze di polizia nigeriane un ultimatum di 12 ore per ottenere il loro rilascio.

I manifestanti hanno avvertito di ulteriori arresti e hanno promesso di difendere i leader della loro comunità dalle molestie. Questo aumento di rabbia e tensione ha spinto la presidente del consiglio locale di Etsako, la principessa Benedicta Attoh, a reagire all’incidente.

In una dichiarazione rilasciata dal suo capo ufficio stampa, Benjamin Atu, la principessa Attoh ha invitato con forza l’ispettore generale della polizia, il capo di stato maggiore della difesa e le altre agenzie di sicurezza a mantenere la loro promessa di rimanere neutrali nelle elezioni per il governatorato dello stato di Edo. Ha espresso preoccupazione per gli arresti dei leader del PDP in tutta la regione.

Ha espresso preoccupazione per il fatto che i 35.000 poliziotti schierati per garantire elezioni pacifiche nello stato sarebbero stati inviati per garantire la vittoria dell’APC arrestando i membri del PDP e impedendo loro di votare alle elezioni per il governatorato.

La principessa Attoh ha deplorato le perquisizioni effettuate dalla polizia la mattina presto che hanno scatenato la protesta giovanile davanti al palazzo Okumagbe. Ha anche criticato quello che ha descritto come maltrattamento arbitrario da parte della polizia.

Ha detto: “Se la polizia nigeriana e altre agenzie di sicurezza sono qui per portare la pace, perché stanno alimentando la rabbia dell’intera comunità arrestando persone che non sostengono l’APC? La polizia non dovrebbe permettere che venga manipolata questa rabbia immotivata è evitabile in quanto le azioni della polizia potrebbero portare al crollo della legge e dell’ordine in tutto lo Stato”.

La principessa Attoh ha ribadito il suo appello all’ispettore generale della polizia, al capo di stato maggiore della difesa, al DSS e ad altri affinché intervengano e garantiscano l’immediato rilascio del capo Abdullahi Isah, noto anche con il nome di capo O3, arrestato a Okpella, consigliere di Reparto 3, lunedì Uloko, detenuto ad Agenebode. Ha anche appreso che il Segretario del Palazzo Okumagbe, Regno di Uwanno, così come il Supervisore del Consiglio, Mr.. Peter Akhagbosu e Samali James sono stati arrestati. Ha aggiunto che altri assistenti personali di un leader del PDP, il signor D.D.

Ha sottolineato: “La volontà collettiva delle masse non può essere soffocata da arresti ingiustificati, poiché il protrarsi degli arresti avrà un impatto sull’affluenza alle urne alle elezioni”.

Questa situazione nello Stato di Edo riflette le questioni politiche e le tensioni che regnano nel periodo che precede le elezioni. Le proteste dei cittadini che chiedono un’azione corretta e il rispetto della democrazia evidenziano l’importanza di un processo elettorale trasparente ed equo. Le autorità devono adottare misure per allentare le tensioni, garantire la libertà di espressione e il rispetto dei diritti civili e garantire che le elezioni si svolgano in un clima di pace e rispetto reciproco.

È fondamentale che i politici e le forze di sicurezza agiscano in modo responsabile e imparziale per garantire elezioni libere ed eque, in cui la voce del popolo possa essere ascoltata senza ostacoli o intimidazioni. Il futuro della democrazia e della comunità dipende dalla tutela delle libertà fondamentali e dalla partecipazione civica di tutti i cittadini.

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