“Quando i deputati prendono la decisione di lasciare la plenaria dell’Assemblea Nazionale in segno di protesta contro il prolungamento dello stato d’assedio nella Repubblica Democratica del Congo, è un gesto forte che testimonia la frustrazione e l’impazienza che regnano nel province dell’Ituri e del Nord Kivu Queste regioni, scosse da anni da conflitti e violenze, aspirano legittimamente a trovare pace e sicurezza.
Le dichiarazioni dei deputati Justin Bitakwira, Gratien de Saint-Nicolas Iracan e Willy Prince Mishiki rivelano profondo sgomento di fronte all’inefficacia dello stato d’assedio e all’assenza di risultati concreti nella risoluzione dei conflitti. L’amara constatazione che questa misura è diventata un “business” per alcuni generali evidenzia gli eccessi e le disfunzioni che affliggono il sistema di sicurezza e di difesa di queste province.
In un contesto in cui i gruppi armati proliferano e in cui le popolazioni civili sono esposte ad abusi e violenze senza precedenti, è imperativo mettere in atto soluzioni durature ed efficaci per ripristinare la pace e la stabilità. L’appello dei deputati al coinvolgimento dei leader locali nei negoziati di pace rivela un desiderio di dialogo e di considerazione delle realtà sul campo, essenziali per una risoluzione duratura dei conflitti.
È inoltre fondamentale che l’Assemblea Nazionale riacquisti la sua missione primaria di istituzione rappresentativa del popolo, dove il dibattito e la discussione costruttiva devono avere la precedenza sulle decisioni unilaterali e sulle scelte imposte in modo autoritario. La democrazia e la partecipazione dei cittadini sono pilastri essenziali per costruire un solido Stato di diritto che rispetti i diritti fondamentali di tutti.
Di fronte a questa constatazione allarmante, è urgente che le autorità congolesi adottino misure concrete ed efficaci per rispondere alle legittime aspirazioni delle popolazioni locali in termini di sicurezza, giustizia e sviluppo. La speranza per un ritorno alla pace e alla stabilità nella parte orientale della RDC risiede nella volontà politica di tutte le parti interessate di porre fine alla violenza e costruire un futuro migliore per le generazioni future.”