La proliferazione di posti di blocco illegali sulla strada nazionale numero 39, nel tratto Kolwezi-Sandoa della provincia di Lualaba, è un problema serio che richiede un intervento urgente da parte delle autorità competenti. Secondo la Commissione nazionale per i diritti umani (CNDH), queste barriere illegali sono presenti da diverse settimane, causando disagi e richiedendo somme di denaro ai passeggeri.
La CNDH denuncia con forza questa pratica e sottolinea che gli uomini in uniforme presenti alle barriere esigono pagamenti che vanno dai cinquemila ai diecimila franchi congolesi per ciascun passeggero. Anche i pedoni non vengono risparmiati da queste estorsioni. Arthur Kabulo, coordinatore del CNDH a Lualaba, deplora questa situazione e chiede che si ponga fine a queste pratiche illegali.
Da parte sua, anche il Forum nazionale della gioventù (FNJ) fa sentire la sua voce nella lotta contro i blocchi stradali illegali. Denuncia il fatto che il denaro raccolto da questi uomini in divisa non è giustificato, sottolineando che essi non presentano alcun documento o tassa in cambio dei pagamenti richiesti. Mordochée Mbula, presidente territoriale del JNF, afferma che queste barriere illegali si trovano in quattro luoghi diversi lungo la strada nazionale numero 39: il ponte Mukulweji, l’ingresso alla città di Mutshatsha, Samujinga e Munongo.
Di fronte a questa situazione preoccupante, il FNJ chiede l’intervento delle autorità politiche e militari per porre fine a queste pratiche abusive. È essenziale adottare misure per garantire la sicurezza dei passeggeri, preservarne la libertà di movimento ed eliminare queste barriere illegali che ostacolano lo sviluppo economico della regione.
In conclusione, la presenza di posti di blocco illegali sulla strada nazionale numero 39 nella provincia di Lualaba è un problema serio che richiede un’azione immediata. L’estorsione finanziaria e i problemi causati ai passeggeri sono inaccettabili. È essenziale che le autorità competenti agiscano rapidamente per eliminare queste barriere illegali, garantire la sicurezza dei viaggiatori e promuovere lo sviluppo socioeconomico della regione.