L’Ufficio di ricerca geologica e mineraria (BRGM) ha recentemente evidenziato la situazione preoccupante del livello delle falde acquifere nei Pirenei orientali, nel sud della Francia. Quest’area è stata colpita da una siccità storica lo scorso anno e, sfortunatamente, da allora la situazione non è cambiata molto.
La BRGM ha riferito che, nonostante una situazione generalmente soddisfacente per quanto riguarda il livello delle falde freatiche nella Francia continentale, tra dicembre e gennaio si è registrato un leggero peggioramento. Al 1° febbraio, solo il 46% delle falde freatiche è al di sopra delle norme stagionali, mentre il 15% è a livelli comparabili. Anche se si tratta di un miglioramento rispetto all’anno precedente, quando a gennaio il 60% dei livelli era inferiore alla norma, permangono motivi di preoccupazione.
Le regioni più colpite sono Linguadoca, Rossiglione e Corsica, dove i livelli sono inferiori rispetto a gennaio dell’anno precedente. Anche le falde acquifere del Sundgau, nel sud dell’Alsazia, del corridoio della Saona, così come quelle del sud-sudest e della Corsica, presentano livelli da bassi a molto bassi.
Nei Pirenei Orientali la situazione è particolarmente allarmante. Le falde freatiche nei calcari del massiccio delle Corbières e della pianura del Rossiglione sono a livelli molto preoccupanti. Queste aree sono state duramente colpite dalla siccità dello scorso anno, che ha portato a restrizioni sull’uso dell’acqua e a conseguenze negative per l’agricoltura e il turismo.
Il Ministero della Transizione Ecologica ha sottolineato che lo scorso anno sono state adottate misure importanti per ridurre il consumo di acqua, ma c’è ancora molto da fare. Sono in corso discussioni per trovare nuovi risparmi idrici e identificare nuove risorse in questa regione.
La situazione non è migliore dall’altra parte dei Pirenei, in Spagna. In Catalogna è stato dichiarato lo stato di emergenza siccità e le autorità stanno addirittura valutando la possibilità di rifornire Barcellona di cisterne se la situazione dovesse peggiorare.
È fondamentale sottolineare che la ricarica delle falde acquifere dipenderà principalmente dal livello delle precipitazioni prima della primavera e dalla ripresa della vegetazione, che riduce significativamente la ricarica delle acque sotterranee.
È quindi essenziale adottare misure per preservare e gestire efficacemente le risorse idriche in queste regioni colpite dalla siccità. La consapevolezza dell’importanza del risparmio idrico e della preservazione delle acque sotterranee deve essere rafforzata, in particolare incoraggiando pratiche agricole sostenibili e promuovendo un uso responsabile dell’acqua a livello individuale e collettivo..
L’attuale situazione delle falde acquifere nei Pirenei Orientali e in altre regioni ci ricorda l’urgenza di agire contro il cambiamento climatico e di mettere in atto misure di adattamento per far fronte all’aumento degli episodi di siccità. È essenziale promuovere una gestione sostenibile dell’acqua e preservare questa preziosa risorsa per le generazioni future.