Il Ministro egiziano degli Affari Esteri, dell’Emigrazione e degli Espatriati, Badr Abdelatty, ha recentemente sottolineato l’imperativo di una tregua e dell’eliminazione di ogni ostacolo eretto da Israele per consentire l’accesso degli aiuti umanitari a Gaza, con l’obiettivo di risolvere l’attuale crisi in la regione.
Durante un incontro tenutosi a New York a margine delle sessioni ad alto livello dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il ministro ha parlato con Sigrid Kaag, sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari e la ricostruzione a Gaza.
In un clima di cooperazione, il Ministro ha espresso l’accoglienza favorevole del rappresentante delle Nazioni Unite e ha riaffermato il continuo sostegno dell’Egitto per consentirgli di adempiere alle responsabilità stabilite nella Risoluzione n. 2720 del Consiglio di Sicurezza. Questa risoluzione prevede l’istituzione di un meccanismo per Gaza, volto ad “accelerare la fornitura di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza da parte degli Stati non parti del conflitto, in consultazione con tutte le parti interessate, per accelerare e semplificare il processo di assistenza garantendo al tempo stesso che gli aiuti raggiungano i civili.
Il Ministro ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra tutti i paesi con il coordinatore capo delle Nazioni Unite per finalizzare il più rapidamente possibile le procedure necessarie per il meccanismo, sottolineando la necessità di continuare a fornire al Consiglio di Sicurezza aggiornamenti chiari e trasparenti sugli ultimi sviluppi relativi al istituzione del meccanismo ONU 2720.
Questo importantissimo incontro tra il Ministro egiziano e il rappresentante delle Nazioni Unite sottolinea l’impegno della comunità internazionale nella ricerca di soluzioni per risolvere la crisi umanitaria che affligge Gaza. La cooperazione tra i diversi attori è essenziale per consentire un’azione rapida ed efficace a favore delle popolazioni in situazioni vulnerabili.