Si continua a far parlare di sé della vicenda dello stipendio della ministra dell’Istruzione nazionale, Amélie Oudéa-Castéra, in qualità di direttrice generale della Federazione francese di tennis (FFT). Una commissione parlamentare d’inchiesta sulle federazioni sportive ha rivelato che il suo compenso era considerato “anormale” e che durante l’udienza avrebbe ridotto al minimo il suo stipendio.
In un rapporto redatto dalla deputata ambientalista Sabrina Sebaihi, apprendiamo che lo stipendio di Amélie Oudéa-Castéra come direttrice generale della FFT ammontava a 500.000 euro lordi su 13 mesi, compreso un bonus target di 100.000 euro. Secondo il ministro, la sua retribuzione era “molto vicina a quella del suo predecessore”, ma la commissione d’inchiesta ha constatato che in realtà aveva ridotto al minimo il suo stipendio di 86.000 euro. Il suo predecessore ha percepito 373.750 euro lordi annui, con un bonus di 37.375 euro.
Questa rivelazione suscita forti reazioni, soprattutto da parte dei parlamentari che sottolineano che tale compenso è difficilmente giustificabile nel contesto dello sport dilettantistico dove molti club si trovano in difficoltà finanziarie. Amélie Oudéa-Castéra si è difesa spiegando che la ricchezza della FFT giustificava il suo alto stipendio, ma ha subito corretto le sue osservazioni ammettendo che la federazione aveva effettivamente ricevuto denaro pubblico, per un importo di 1,45 milioni di euro.
Il rapporto della commissione d’inchiesta solleva anche il problema della nomina di Franck Latty al comitato nazionale incaricato del rafforzamento dell’etica e della vita democratica nello sport. Franck Latty è stato presidente del comitato etico della FFT, il che solleva dubbi sulla neutralità e l’indipendenza di questo comitato rispetto alla direzione dell’ex direttore generale.
Va sottolineato che questa vicenda si inserisce in un contesto più ampio di messa in discussione del funzionamento delle federazioni sportive e di possibili “false testimonianze” dei dirigenti sportivi davanti ai parlamentari. Anche l’attuale presidente della FFT, Gilles Moretton, è oggetto di un’indagine da parte della procura di Parigi, così come altri sei leader dello sport francese.
In conclusione, la questione dello stipendio del ministro dell’Istruzione nazionale nel suo precedente incarico presso la FFT solleva interrogativi sulla trasparenza finanziaria delle federazioni sportive e sottolinea la necessità di rivedere le remunerazioni stravaganti nel contesto dello sport amatoriale. Sottolinea inoltre l’importanza di garantire l’indipendenza dei comitati etici all’interno delle federazioni.