**Fatshimetrie: La lotta alla malaria nella provincia del Kasai Oriental**
Nel cuore dell’Africa Centrale, la provincia del Kasai Orientale lotta senza sosta contro la piaga della malaria. Infatti, secondo gli ultimi dati pubblicati dal Coordinatore provinciale della malaria (PNLP), Dr. Joseph Kalombo Lunda, nella prima metà del 2024 sono stati registrati ben 504.834 casi di malaria, con purtroppo 138 decessi registrati, tra cui 110 bambini sotto la soglia di povertà. all’età di 5 anni hanno perso la vita. Questi dati allarmanti evidenziano la persistenza di questa malattia parassitaria nella regione, nonostante gli sforzi per prevenirla e combatterla.
I dati rivelano che alcune zone sanitarie come Kansele, Tshilundu e Miabi sono state colpite più duramente dalla malattia, rappresentando un numero significativo di casi. Al contrario, le zone sanitarie di Mukumbi e Lukkenge hanno registrato un numero relativamente basso di casi, fornendo un quadro misto della distribuzione della malaria nella provincia.
Inoltre, il dottor Joseph Kalombo evidenzia l’impatto delle condizioni climatiche sulla diffusione della malaria. Il caldo e la pioggia, infatti, favoriscono la proliferazione delle zanzare portatrici della malattia, creando così un ambiente favorevole alla sua trasmissione. Tuttavia, egli insiste sul fatto che sono le zanzare infette i veri agenti della trasmissione della malaria e non le condizioni meteorologiche in sé.
Per combattere efficacemente la malaria, il dottor Joseph Kalombo raccomanda diverse misure preventive essenziali. Si incoraggia in particolare l’uso di zanzariere impregnate di insetticidi, l’assistenza alle donne incinte durante le consultazioni prenatali per prevenire complicazioni legate alla malattia durante la gravidanza, nonché l’importanza della sanificazione ambientale per ridurre i siti di riproduzione delle zanzare.
In conclusione, la lotta contro la malaria rimane un importante problema di sanità pubblica nella provincia del Kasai Oriental. È imperativo rafforzare le azioni di prevenzione, sensibilizzazione e gestione dei casi per ridurre l’incidenza di questa malattia e salvare vite umane, in particolare quelle dei bambini. Solo un approccio globale e coordinato consentirà di sconfiggere questa piaga e di offrire alla popolazione una migliore qualità di vita.