Nel vibrante panorama politico della Nigeria, i partiti rivali, il Partito Democratico Popolare (PDP) e l’All Progressives Congress (APC), sembrano essere entrati in una spirale di discordia nel periodo precedente alle elezioni governative. Questa lotta per l’influenza e il potere suggerisce tensioni crescenti, con ciascuna parte che si lancia accuse e avvertimenti a vicenda.
La campagna del governatore Lucky Aiyedatiwa ha recentemente accusato il PDP di complottare per creare il caos, riferendosi alla reazione del partito alla sconfitta alle elezioni per il governo dello stato di Edo. Il direttore statale dell’informazione, Kayode Fasua, ha descritto il PDP come un partito alla disperata ricerca di potere e pronto a conquistarlo attraverso la coercizione e la violenza. Ha sottolineato che l’avvertimento del PDP contro il compromesso elettorale e la manipolazione del voto merita un’indagine, segnalando una cospirazione per innescare la crisi. Ha esortato le agenzie di sicurezza a monitorare i “guerrafondai” del PDP.
In risposta, Ayo Fadaka, consigliere speciale dell’organizzazione della campagna di Agboola Ajayi, ha negato le accuse, affermando che il PDP non è incline alla violenza ma risponderà a qualsiasi tentativo di manipolare le elezioni. Fadaka ha sottolineato che i brogli sono una forma di violenza e un insulto all’elettorato, avvertendo l’APC di rispettare le regole.
Il PDP ha criticato l’APC per aver ospitato “imbroglioni seriali nelle elezioni” e ha espresso preoccupazione per l’uso delle risorse statali per provocare violazioni della sicurezza. Da parte sua, l’APC ha accusato il PDP di affittare folle e di indulgere nella disperazione politica.
Con l’avvicinarsi della data delle elezioni, le crescenti tensioni tra i due partiti evidenziano la necessità di una maggiore vigilanza e di una condotta pacifica da parte di tutte le parti interessate coinvolte. È fondamentale che le elezioni si svolgano in modo libero, equo e trasparente per garantire la legittimità del processo democratico e il rispetto della volontà degli elettori.