Titolo: “L’undicesima edizione della Investec Cape Town Art Fair: un evento imperdibile per gli amanti dell’arte”
Introduzione:
L’Investec Cape Town Art Fair (ICTAF) è rinomata per essere la fiera d’arte più influente in Africa. Con più di 500 artisti espositori provenienti da quattro continenti, la sua undicesima edizione, intitolata “Unbound”, si terrà dal 16 al 18 febbraio. Questo evento, che si svolge presso il Cape Town International Convention Centre, offre molto più che semplici ricordi di una passeggiata euforica tra gli stand, come una videocamera GoPro attaccata a un Labrador emozionato.
Messa in scena ed esplorazione artistica:
Entrando rimaniamo subito colpiti dalle vivaci discussioni che risuonano nella grande sala e dal dedalo di opere colorate che ci fanno girare la testa, lasciandoci chiederci da dove cominciare. Un’esperienza sensoriale intensa ma piacevolissima. Possiamo così osservare gruppi guidati da rinomati curatori, muniti di cuffie audio, che si radunano attorno ai diversi stand e si aggirano nei labirinti della fiera.
La sezione Cabine Solo:
La sezione Solo Stands di quest’anno, intitolata “Loopholes in the Walls of Darkness”, esplora una domanda ricorrente: come è riuscita la pittura a mantenere la sua posizione di leader nel mercato dell’arte nonostante la sua reputazione di media obsoleto? Guidati dal famoso critico d’arte, curatore e scrittore Sean O’Toole, diversi artisti accuratamente selezionati affrontano questo fenomeno.
La durabilità e il valore del dipinto:
Nonostante l’emergere dell’arte digitale e di tecniche innovative e sempre più fotogeniche, la pittura rimane il mezzo più venduto sul mercato dell’arte globale. Le dieci opere più costose messe all’asta lo scorso anno erano tutti dipinti, per un totale complessivo di 781 milioni di dollari (circa 1,5 miliardi di rand). Per O’Toole, la pittura si reinventa costantemente: “La pittura ha sempre dovuto riaffermare se stessa. C’è sempre un mezzo più trendy che emerge, ma i dipinti mantengono il loro valore”.
Gli artisti di “Loopholes in the Walls of Darkness”:
Questa sezione è composta da nove artisti, provenienti principalmente dal Sud Africa, ma anche da Iran, Egitto e Zimbabwe. Anche se alcune scelte possono sembrare insolite per una sezione che esplora la storia e il futuro della pittura, come le opere tessili dell’artista del Capo Orientale Thunzi Mashalaba, questa contraddizione non sfugge a O’Toole. Secondo lui, i tessuti che espone fanno direttamente riferimento ai motivi dei suoi dipinti, creando un’interessante continuità.
La diversità delle pratiche artistiche:
O’Toole rifiuta l’approccio purista sia nella pittura che nella curatela, preferendo esplorare l’interconnessione di diverse pratiche artistiche. Sebbene nella selezione siano inclusi alcuni pittori più tradizionali, come Helen Teede, nota per la sua esplorazione della pittura come mezzo vivente legato al suo ambiente, in mostra sono esposte anche le opere di artisti più atipici come Maja Marx, che crea complesse opere ottiche illusioni impossibili da comprendere nella loro interezza attraverso le fotografie.
Conclusione:
L’undicesima edizione della Investec Cape Town Art Fair promette un’esperienza artistica ricca di scoperte. La sezione Solo Stands, intitolata “Loopholes in the Walls of Darkness”, offre un’interessante riflessione sulla persistenza e l’evoluzione della pittura come mezzo essenziale dell’arte. Allo stesso tempo, altre sezioni della fiera esplorano temi diversi e mettono in risalto vari artisti emergenti. Che tu sia un esperto amante dell’arte o semplicemente curioso, questo evento ti affascinerà sicuramente. Non perdere l’occasione di immergerti nell’affascinante mondo dell’arte contemporanea in questa eccezionale fiera d’arte.