“La Costa d’Avorio è impegnata nella lavorazione locale degli anacardi per rilanciare la propria economia”

La Costa d’Avorio, il secondo maggiore esportatore mondiale di anacardi dopo il Vietnam, sta cercando di aumentare la lavorazione locale della frutta secca per far fronte alle fluttuazioni del mercato internazionale. La recente quinta edizione degli esportatori di anacardi ad Abidjan ha evidenziato questo crescente desiderio di promuovere la lavorazione locale.

Tradizionalmente orientata all’esportazione di frutta secca grezza, la Costa d’Avorio desidera ora incoraggiare gli imprenditori a investire nella trasformazione sul suo territorio. A tal fine sono state messe in atto diverse misure di incentivazione, come sussidi considerevoli, esenzioni fiscali sulle mandorle esportate e sulle attrezzature importate e la creazione di zone agroindustriali.

Imprenditori come Mohamed Diaouné si sono già imbarcati nell’avventura della lavorazione degli anacardi. Con uno stabilimento in Guinea e l’inaugurazione di uno nuovo in Costa d’Avorio, sottolinea i vantaggi di questa transizione. Grazie ai costi delle materie prime più accessibili e ai costi fissi stabili, la lavorazione locale si rivela un’interessante opportunità economica.

La Costa d’Avorio produce attualmente 1,2 milioni di tonnellate di frutta secca grezza, ma solo il 22% di queste viene lavorato localmente. Nonostante questo basso tasso di lavorazione, le iniziative adottate dal governo ivoriano e il crescente interesse degli imprenditori in questo settore promettente suggeriscono un futuro brillante per l’industria della lavorazione degli anacardi in Costa d’Avorio.

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