I fiumi del mondo: tra storia e ispirazione

Scopri "Between Rivers", un
Il mondo dei fiumi e delle montagne è una fonte inesauribile di meraviglia e ispirazione, dove la realtà geografica si mescola con l’immaginazione umana per creare paesaggi familiari e misteriosi allo stesso tempo. I fiumi, come le montagne, sono muti testimoni della storia, custodi di antichi segreti e facilitatori di movimenti e scambi che hanno plasmato le civiltà nel corso dei secoli.

Nell’introduzione al suo libro “Congo: The Epic History of a People” pubblicato nel 2014, lo storico belga David van Reybrouck mette in luce questa affascinante dualità che circonda il fiume Congo, descrivendolo come molto più di un semplice percorso d’acqua lungo 4.700 km. Questo fiume emblematico dell’Africa Centrale, con il suo bacino che si estende fino all’Oceano Atlantico, incarna una certa magia, un’aura che trascende la sua semplice dimensione fisica. Van Reybrouck evoca così la tinta giallastra, ocra, rugginosa delle acque congolesi che, durante i mesi piovosi, si estendevano per centinaia di chilometri a ovest, oltre la costa, diluendo così le sue acque nell’immensità dell’oceano.

Il curatore Owen Martin, ispirandosi alle riflessioni di Van Reybrouck sull’interconnessione tra idrologia e storia, ha avuto l’idea di una mostra sui fiumi, sognando di mettere in luce questi corsi d’acqua che hanno avuto un ruolo cruciale nello sviluppo delle società umane. Ora residente a Oslo, in Norvegia, come curatore presso il Museo Astrup Fearnley, Martin ha finalmente portato a compimento il suo progetto espositivo, chiamato “Between Rivers”, un inno ai corsi d’acqua del mondo che mescola sottilmente storia, geografia e arte contemporanea.

“Between Rivers” è l’espressione di una profonda riflessione su queste vie d’acqua che hanno visto la nascita di civiltà, che sono state testimoni di grandi migrazioni e sconvolgimenti geopolitici. La mostra riunisce le opere di dodici artisti provenienti dai quattro angoli del mondo, ognuno dei quali apporta la propria visione unica sul rapporto tra acqua e identità, tra il flusso costante dei fiumi e la permanenza della loro presenza nel paesaggio.

Attraverso installazioni, dipinti, sculture e fotografie, gli artisti selezionati da Martin esplorano i temi della fluidità, della memoria e della trasformazione attraverso il prisma dei fiumi. Marjetica Potrc, con la sua installazione “La casa dell’accordo tra uomo e terra”, ci invita a ripensare il nostro rapporto con la natura e a trovare un equilibrio tra conservazione e sviluppo. Hicham Berrada, con la sua installazione “Mesk-Ellil”, propone un tuffo poetico nel mondo delle piante acquatiche e nella biodiversità dei corsi d’acqua.

Al di là della semplice esposizione di opere d’arte contemporanea, “Between Rivers” è un invito a viaggiare lungo i fiumi del mondo, a esplorare la loro storia e a interrogarsi sul ruolo cruciale che hanno giocato nella formazione delle nostre società e delle nostre identità. È anche un appello alla preservazione di queste preziose arterie della Terra, minacciate dal cambiamento climatico e dallo sfruttamento eccessivo da parte dell’uomo.

In conclusione, “Between Rivers” è molto più di una mostra d’arte contemporanea, è una celebrazione della bellezza e della potenza dei fiumi, questi gioielli della natura che continuano a ispirare e stupire le persone nel corso dei secoli.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *